Se mi fossi fermata al sentito dire dovrei detestare 3/4 delle persone che fanno parte del partito, tra arrivisti, arroganti, assenteisti, presenzialisti e chi più ne ha più ne metta... ognuno ha i suoi difetti, ma forse bisognerebbe cercare di conoscere chi si ha di fronte, per interpretare personalmente la persona e non limitarci al sentito dire.
Quando si fa parte di un'azienda, se si fa una riunione, un corso ci si ferma un attimo a conoscersi, prima di cominciare. Questo non è mai avvenuto, si è sempre sotto inteso di conoscerci già, ma scommetto che se si facesse un test sulla conoscenza che si ha degli altri membri salterebbero fuori preconcetti e pregiudizi. Abbiamo storie diverse, proveniamo da ambienti e gruppi politici differenti, forse dovremmo cercare di aprirci un po'. In primis i vertici del partito, che spesso non cercano di conoscere una persona, ma chiedono agli altri cosa ne pensano. Forse ho una visione romantica, ma mi aspetterei da chi ha la gestione delle risorse, sopratutto umane, di perdere parte del suo tempo per approfondire la conoscenza di chi lo affianca. Come ho spesso detto: nessuno pretende di diventare amici, ma di sapere con chi si ha a che fare sì. Solo così ci si può rispettare. Solo dopo un processo di questo genere si possono avere delle aspettative. Prendiamoci le nostre responsabilità!
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