Dopo tre anni e mezzo di attesa mi è scattato il click, mi dimetto, cosa sono lì a fare? E allora arrivano le telefonate, ma perché, ma per come...mi dico, ehi, mi considerano e torno.
Torno e mi trovo di fronte una situazione allucinante e sento un discorso che mi fa capire che il due di picche è considerato molto più di me.
"Cerchiamo una donna, che si occupi di comunicazione, ma non c'è. Bisogna considerare gli impegni delle persone, la loro disponibilità, il tempo e le capacità...e considerando tutto ciò.... non c'è". Mi guardo le mani, cazzo si vedono, non sono invisibile. Dopo 10 anni di call centre, non uno qualsiasi, non quelli di adesso, il migliore d'Europa, dove il dipendente non era sfruttato, ma formato, preparato e considerato un esperto in comunicazione anche al di fuori del call centre stesso. Nessuno pensa che io possa essere quella donna, no perché... sono una donna, giuro e... non lavoro otto ore al giorno, sono semi-disoccupata, quindi con tutto il tempo e la voglia da donare al partito. Ma evidentemente non sono io quella che vogliono, vorranno una di quelle che ha già esperienza negli enti pubblici, nel partito, o forse una da manipolare come si vuole o forse.... o forse niente. Non io e basta.
Non pesterò i piedi, non mi sembra di aver mai chiesto nulla, non ho mai fatto i capricci per entrare da una parte o dall'altra (come altri/e). Starò zitta e se dovessero chiedermi di farlo, beh, scusate, ma la tappabuchi non è nel mio carattere, ma non stupitevi nemmeno se allora, al posto di perdere ore di sonno, me ne sto a casa a grattare la pancia al mio gatto, almeno lui vuole me perché sono io, non solo perché mancava un tassello a comporre il puzzle!
Nessun commento:
Posta un commento