mercoledì 20 marzo 2013

Lettera a un dirigente di call centre


Buongiorno dott. XYZ,
ho valutato col mio attuale datore di lavoro l'eventualità che io cambiassi lavoro e vista le mie capacità ha deciso di assumermi. 
Ovviamente prima di prendere una decisione ho ragionato su quello che mi si prospettava in un caso e nell'altro e ovviamente ho scelto di rimanere dove sto, dato che pur lavorando meno, guadano di più, cosa credo semplice visto lo stipendio da lei promesso. devo essere sincera: quando ho optato per tornare in call centre non pensavo certamente di riavere lo stipendio che avevo in Vodafone, dove ero assunta al quinto livello TLC, inquadramento creato apposta per i lavoratori di call centre, ma non avrei mai immaginato che attualmente i lavoratori del call centre fossero talmente SFRUTTATI. Lavorare 4 ore al giorno, per 5 giorni la settimana, per poi prendere 250euro + come le vogliamo chiamare? Provvigioni? Lavorare a cottimo era la dicitura che si usava, ma non è nemmeno corretto definirla così, dato che lo stipendio non dipende da quanto si lavora, ma dalle risposte positive ricevute... ridicolo! Una persona che lavora in quel modo come può pagarsi anche solo la benzina per venire al lavoro?  Un lavoro dovrebbe garantire la dignità a un essere umano e non solo ai dirigenti, quelle persone sono degli schiavi! Quando esce dal suo ufficio la prossima volta guardi in faccia quelle persone e si chieda se lei farebbe lo stesso per vivere. Si chieda come la possono vedere delle persone che si sentono spesso insultate da chi chiamano per avere 10euro in più in busta paga! 
Lo so che questa mia finirà nel cestino e credo sia già abbastanza se è arrivato a leggere queste parole, ma dovevo scrivere queste considerazioni, anche se so che lei già sa tutto, ma va bene così...

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