
Questa mattina apro il sito del Corriere della Sera e mi trovo di fronte a una foto con un signore che mi sembra di riconoscere, ero ancora assonnata, leggo e mi rendo conto che sì, lo conosco: è il senatore del PD eletto nella mia circoscrizione. Leggo la
notizia e mi viene da piangere: il senatore una volta arrivato in aeroporto con una bottiglia di spumante nel trolley, al posto di fare come tutti i comuni mortali e lasciare la bottiglia, estrae il tesserino da senatore e tra sorrisi e giustificazioni, passa con la sua bella bottiglia al seguito. La notizia non è sicuramente nulla di abominevole, se non fosse per il momento storico in cui viviamo, momento in cui la maggior parte della gente urla ai privilegi della casta, al fatto che tutti i politici sono uguali, che sfruttano il loro ruolo per far quello che gli pare. Io personalmente è da tempo che affermo che non è vero, che non sono tutti uguali, che ci sono quelli onesti, che pensano al bene della res pubblica, che fanno politica per amore della gente e non del proprio portafoglio, poi succedono queste cose e il lavoro di mesi viene sbattuto della mondezza in un attimo. Per questo, mi viene un singulto alla lettura dell'articolo e decido di dirglielo, eh sì, lo deve sapere che io penso che ha fatto una sciocchezza, pubblico la notizia su facebook, con tanto di tag e commento personale. Tutto tace per qualche minuto, poi mi arrivano commenti sulla mail personale, non in pubblico! commenti che mi dicono:"hai fatto bene a dirglielo", ma alla mia domanda sul perché mi scrivessero in privato invece di dirglielo anche loro... le braccia cadono ancora più giù: "beh è un senatore, meglio tenerselo amico!" oppure: "Vorrai mica che mi rovino la faccia davanti al senatore!" oppure: "Sì, sì, lo farò" in un'altra vita. E ancora di più mi fa venire il vomito quando mi dicono che vista la mia situazione (disoccupata) sono una scema a dire certe cose al SENATORE, visto che lui potrebbe trovarmi lavoro, se solo lo adulassi, se solo andassi un po' di più in chiesa, se solo... se solo negassi me stessa? Se solo fossi ipocrita? Bugiarda? Beh, signori miei, mi fate pena e schifo, avrei avuto voglia di fare i vostri nomi e cognomi, ma vi lascio nella vostra melmosa tranquillità. Io almeno quando mi guardo allo specchio vedo una faccia pulita e non un incrostazione di bava e caramello!