sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale!

Un semplice augurio di buon Natale a tutti! 


Ricordandoci che a Natale si può essere poveri di soldi, ma ricchi d'amore!
La casa può esser fredda, ma il cuore caldo!
Essere senza un lavoro, ma ricchi d'iniziativa!
Natale è ciò che siamo, non ciò che abbiamo!

giovedì 1 dicembre 2011

Lo spumante del senatore e chi se lo berrebbe

Questa mattina apro il sito del Corriere della Sera e mi trovo di fronte a una foto con un signore che mi sembra di riconoscere, ero ancora assonnata, leggo e mi rendo conto che sì, lo conosco: è il senatore del PD eletto nella mia circoscrizione. Leggo la notizia e mi viene da piangere: il senatore una volta arrivato in aeroporto con una bottiglia di spumante nel trolley, al posto di fare come tutti i comuni mortali e lasciare la bottiglia, estrae il tesserino da senatore e tra sorrisi e giustificazioni, passa con la sua bella bottiglia al seguito. La notizia non è sicuramente nulla di abominevole, se non fosse per il momento storico in cui viviamo, momento in cui la maggior parte della gente urla ai privilegi della casta, al fatto che tutti i politici sono uguali, che sfruttano il loro ruolo per far quello che gli pare. Io personalmente è da tempo che affermo che non è vero, che non sono tutti uguali, che ci sono quelli onesti, che pensano al bene della res pubblica, che fanno politica per amore della gente e non del proprio portafoglio, poi succedono queste cose e il lavoro di mesi viene sbattuto della mondezza in un attimo. Per questo, mi viene un singulto alla lettura dell'articolo e decido di dirglielo, eh sì, lo deve sapere che io penso che ha fatto una sciocchezza, pubblico la notizia su facebook, con tanto di tag e commento personale. Tutto tace per qualche minuto, poi mi arrivano commenti sulla mail personale, non in pubblico! commenti che mi dicono:"hai fatto bene a dirglielo", ma alla mia domanda sul perché mi scrivessero in privato invece di dirglielo anche loro... le braccia cadono ancora più giù: "beh è un senatore, meglio tenerselo amico!" oppure: "Vorrai mica che mi rovino la faccia davanti al senatore!" oppure: "Sì, sì, lo farò" in un'altra vita. E ancora di più mi fa venire il vomito quando mi dicono che vista la mia situazione (disoccupata) sono una scema a dire certe cose al SENATORE, visto che lui potrebbe trovarmi lavoro, se solo lo adulassi, se solo andassi un po' di più in chiesa, se solo... se solo negassi me stessa? Se solo fossi ipocrita? Bugiarda? Beh, signori miei, mi fate pena e schifo, avrei avuto voglia di fare i vostri nomi e cognomi, ma vi lascio nella vostra melmosa tranquillità. Io almeno quando mi guardo allo specchio vedo una faccia pulita e non un incrostazione di bava e caramello! 

giovedì 17 novembre 2011

Neuro-deliri di nanetti infantili!

Dopo qualche giorno di riposo si riaccende il nano malefico! Dopo aver annunciato il lancio del disco col suo cantante preferito, nonché star intergalattico Apicella, ahimè, ha deciso di emulare il buon Jucas: "Monti si dimetterà.. quando lo dico iooooo!" Il nuovo esecutivo si è messo alacremente al lavoro, cercando di non incrociare le dita per evitare che si incastrino. Sai che noia chiedere poi al mago-nano di intervenire con la parola magica:"Mi consenta!"
Saltellando a piedi uniti chiede la legge sulle intercettazioni, insomma continua a fregarsene se andiamo in bancarotta, l'importante è che nessuno senta le telefonate alle sue bambine, diamine, poi lo scoprono che ne ha più di una e come si fa? Si ingelosiscono e al posto dei finti gioielli Tiffany, tocca comprarli veri!
Attacca Napolitano che li trattava come bambini delle elementari:"Ci correggeva con la matita rossa, come la maestra!" E benedici il cielo che non si usa più la bacchetta, altrimenti sai che ridere a fare le conferenze stampa con le mani viola? L'altro micro-cefalo del Brunetta chiede che Monti dica che sono stati bravi... appunto, come i bambini delle elementari, ma cosa possiamo aspettarci da un uomo con la circolazione sanguigna di un colibrì? Il sangue non fa in tempo ad irrorare il cervello che è al popò, poi fa confusione e spara stronzate il piccolino!
Dai ragazzi, coraggio, andate a casetta, prendete in mano il pisellino e giocate con la pompetta, sgnick-sgnick-sgnick-sgnick-SU..... pfiiiiiiiii-GIU..... sgnick-sgnick-sgnick-sgnick-SU..... pfiiiiiii-GIU
Voi fate allenamento, noi evitiamo di sentire nuovi neurodeliri di cervelli mono-neuronici!

lunedì 14 novembre 2011

Kaiser Chiefs a Milano: un delirio appagante

Alla fine ce l'abbiamo fatta: siamo andati al concerto!
Arriviamo un'ora prima dell'apertura dei cancelli e in coda c'è ben poca gente, decido di stare lì comunque e alle 19.40 finalmente di aprono i varchi, entriamo... Piccolo, molto piccolo! Poca gente, molto poca! Insomma alla fine ci troviamo in seconda fila. Aprono due gruppi supporters: i "Transfers" gruppo di San Diego (CA) e i "Tribes" londinesi. Bravi, ma già da qui si capisce che l'audio non è il massimo. 
Alle 21.30 finalmente si spengono le luci e parte il tipico boato, il concerto si apre con la ghost track dell'ultimo album:"The future is medieval". Salgono sul palco e cominciano con "Everyday I love you less and less", iniziamo saltando insomma, non che fosse difficile da immaginare vista la produzione del gruppo! Ricky sorride, ammicca, è carico... alla seconda canzone è già nella folla, in piedi sulla balaustra. Seconda canzone che tra l'altro è: "Never miss a beat", la preferita di mia figlia, la piccoletta che quando la sente canta a squarciagola e che quando le ho detto che volevo andare al concerto, mi ha chiesto:"Ma chi? Quelli di take a loo"?
Il concerto procede con un cantante pieno di energia, e che inizia con il primo singolo tratto dal nuovo album:"Little shocks"! La canzone che ha fatto capire che stavano tornando, dopo quattro anni di silenzio. Peccato l'audio sia scarso e la voce si senta ben poco e peccato per un pubblico poco numeroso e composto da deficienti! Il pogo sulle canzoni dei KC viene naturale, ma di norma finita una canzone ci si riprende gli spazi, non si rimane incollati come sardine in scatola. Io ero davanti per cui non vedevo molto bene gli urlatori centrali, ma Ste mi diceva che, oltre a urlare cazzate incomprensibili, facevano il saluto romano, probabilmente ispirati dal termine Kaiser... peccato che non ci sia politica nelle canzoni dei KC! 
La canzone venuta meglio a mio avviso è "The angry mob", finita la parte "ufficiale", tacciono le chitarre, Ricky e Nick continuano con il fraseggio in un silenzio surreale, un secondo di silenzio e... boom, riparte tutto il gruppo con il ritornello, in un frastuono travolgente.
Il concerto finisce nella sua parte "ufficiale" con Ricky che sale le scale della discoteca, tra una micro-folla di fans e chiacchiera allegramente col pubblico, sempre ammiccando e sorridendo, ma con dentro una carica che si sente da come parla, da come si muove. 
Escono e dopo qualche minuto rientrano per i consueti bis e finiscono con una delle poche canzoni lente: "Love's not a competition". Escono, si accendono le luci, ma dentro rimane una carica esplosiva, per tutto il ritorno in macchina sono riuscita a dire solo:"Oh, my God!" e mi sono ripromessa che la prossima volta sarà in Inghilterra, dove credo diano ancora di più di quello che hanno dato ieri sera, davanti, ripeto, a un pubblico per la maggioranza scarso e ignorante!
L'ultima nota è una nota personale, dedicata a tutti quelli che mi hanno detto di fare la persona adulta: signori miei, le passioni sono personali, l'amore per la musica e per l'arte è sempre corretto e non va giudicato a seconda di chi si ama. Essere adulti non significa andare solo alla Scala o a vedere musei e mostre, non sono io che sono infantile, siete voi che siete deficienti! Nel senso che deficitate di cultura, in questo caso musicale, io non disdegno la musica classica e tanto meno le arti figurative in generale, ma voi, che vi rifiutate di ascoltare musica con un minimo di ritmo, perché è da ragazzini, beh non sapete cosa vi perdete e fareste bene a pensare prima di sparare sentenze e offendere una persona, che semplicemente AMA un gruppo che voi nemmeno vi degnate di ascoltare, per cui... io sarò infantile, ma voi siete ignoranti, saccenti e discretamente imbecilli!

giovedì 10 novembre 2011

L'invidia della casta


Ogni giorno ci penso e ogni giorno mi vien da pensare che la gente usa la bocca per parlare, ma spesso non collega il cervello.
Il governo è lì lì per cadere e tutti a dire che tanto nulla cambierà, che la casta è sempre quella e poi quando si chiede loro di far qualcosa: "Chi, io?" Sì, sì, tu! Tu che pensi che i politici fanno tutti schifo, perché non fai qualcosa per cambiare il sistema? La politica fa schifo? Cambiamola! I politici sono sempre gli stessi? Perché non scendi in campo? Ma no, ovvio, perché sporcarsi le mani quando si può stare seduti in poltrona a commentare lo schifo che ci propinano? 
Sono un'assidua frequentatrice di facebook, strumento che trovo molto utile per capire la gente e i commenti sono sempre gli stessi, negativi: la destra e la sinistra sono uguali, nessuno si occupa dei problemi della gente... ma quando si chiede un impegno... eh no! Non ho tempo! Non ho voglia! Ma ti pagano? Ah, ecco... allora siete tutti come quelli che tanto criticate miei cari! Se vi muovete solo dietro compenso non potete criticare! 
Io sono scesa in politica, ho scelto di dare il mio apporto e vedo dall'interno i problemi della politica, posso dire di aver visto molti frequentare il partito solo finché non gli si è posta una poltroncina sotto il popò. Ho visto molti che lo hanno lasciato perché speravano gli si proponesse un posto e non è avvenuto. Ho visto gente promettere di dare e ha dato finché non ha avuto il nome sul giornale e poi si è eclissata perché aveva altri impegni. Ho visto gente lodare colleghi di partito (chiamiamoli così che se dico compagni a molti vengono i brufoli dal nervoso) finché gli è fatto comodo. Ma vedo anche gente che lavora 10 ore al giorno, va a casa, cena ed esce di nuovo per poter dare il proprio contributo di idee e... tremate... senza nessun compenso! Vedo politici, che hanno la poltrona a Roma, che il weekend quando potrebbero godersi i "privilegi della casta" scendono in piazza a fare gazebo, incontrano la gente comune per capire quali sono i problemi di ogni giorno, propongono azioni da fare per invogliare la gente ad agire, a capire... 
Quindi miei cari, se volete cambiare le cose, venite nelle sedi di partito a dire la vostra idea, a costruire qualcosa per voi e per i vostri concittadini, ma attenti perché si fa gratis, perlomeno all'inizio, poi se siete bravi... magari farete parte della casta! 

mercoledì 2 novembre 2011

Colpa delle vittime se i bulli sono violenti!

Questa mattina mi sono imbattuta in una notizia che dovrebbe sconvolgere, ma mi ha solo fatto pensare che la storia si ripete e se chi si rende conto di questo fatto non fa niente per cambiarla non possiamo fare i falsi moralisti e dire:"Ma chi l'avrebbe mai detto?"
In Inghilterra per evitare che dei ragazzini venissero torturati dai bulli, per la loro effeminatezza, le maestre hanno loro consigliato di evitare di dimostrare la propria omosessualità. Leggendo mi è tornata alla mente la mia esperienza di ragazzina "procace".
Quando andavo alle medie dimostravo più della mia età, ero alta e con forme già ben definite. La cosa provocava pruriti ai maschietti che dimostravano il loro apprezzamento più o meno apertamente. Ovviamente c'erano anche lì dei bulli che approfittavano del fatto che ero una ragazzina, anche un po' timida, sbattendomi contro il muro del bagno e mettendomi le mani addosso. Mano sulla bocca per non far sentire le mie urla e mani di tre/quattro ragazzini sulle parti intime. Gli altri fingevano di non vedere e le femmine scappavano giudicandomi una facile. Gli sguardi di panico non impietosivano nessuno, anzi, per molti era meglio così, visto che alla fine se io ero la vittima non lo erano loro. Ovviamente una volta finito l'intervallo scattavano le minacce e come tutti quelli che subiscono violenza io tacevo. Un giorno finalmente un professore (quello di inglese) si rende conto che qualcosa non va, entra nel bagno, vede la scena e si mette a urlare, i bulli scappano e rimango io, questo mi prende per un braccio, mi porta in classe e cosa mi dice? Che sono un'oca! Che è colpa mia! E la soluzione diventa... non andare più in bagno! Il fatto viene denunciato anche agli altri insegnanti e la professoressa di italiano, davanti a tutta la classe mi attacca, dicendo che essendo una femmina devo stare con le femmine e smettere di fare la gallina con i maschietti. Io ho sempre avuto un carattere da maschiaccio, sono cresciuta con amici maschi e a 12 anni non capivo cosa c'era di sbagliato in me. Io giocavo con la bici, con i pattini a nascondino come tutti gli altri e non capivo perché se la prendessero con me. Non andavo più in bagno durante l'intervallo, arrivavo a scuola sempre con i miei amici più cari e uscivo di corsa, perché non appena rimanevo da sola ne approfittavano, minacciandomi e facendomi sentire una poco di buono. Quando c'era l'ora di ginnastica dovevamo andare in tuta e la cosa mi mandava in panico, perché la mia preoccupazione era che mi infilassero le mani nelle mutande. Quando avevo il ciclo sudavo freddo perché temevo che qualcuno se ne accorgesse, dato che una volta i soliti bulli avevano preso di mira una ragazzina più grande urlandole, in mezzo alla strada di abbassarsi le mutande e far loro vedere la "figa sanguinante", me lo ricordo come se fosse ieri, lei piangeva e scappava, io avrei voluto aiutarla, ma ero sollevata perché per una volta non ero io la vittima delle loro attenzioni. Gli insegnanti erano lì, avevano sentito, ma non fecero nient'altro che accendere l'auto e andarsene a casa! 
Adesso i tempi sono cambiati, si è raggiunto l'opposto con ragazzine che a 12 anni si vantano di aver già avuto rapporti completi e le vittime sono altre: i timidi, i nerd, i gay... ma vedo che l'atteggiamento degli insegnanti non è cambiato, forse è il caso di fare qualcosa, perché io sono stata fortunata e non ho mai subito una vera violenza sessuale e ho avuto la capacità di capire cosa fosse successo, ma per anni mi sono sentita sporca, pur non avendo nessuna colpa.
Dopo anni ho capito che questo atteggiamento è lo schifosissimo atteggiamento di maschilismo che dice che se una donna viene violentata è per colpa sua e non per colpa di uomini che non sono in grado di tenere tra le gambe il loro peduncolo pruriginoso. La colpa continua ad essere di chi vuole piacersi, ma se lo fa rischia di piacere troppo ai signori uomini. La colpa è di una cultura nuovamente illiberale e maschilista, che vede la donna come buco dove soddisfare i propri bisogni fisiologici. 
Quindi cominciamo ad educare chi dovrebbe crescere una parte della mentalità dei nostri figli, perché io posso così cercare di crescere bene mia figlia, ma se poi questi sono gli insegnamenti che riceve a scuola, non posso stupirmi che subisca violenza perché diversa dalle altre (come è successo a me) o che al contrario si ribelli e diventi lei una violenta.  

mercoledì 12 ottobre 2011

Ingranaggi condonati!

Se qualcuno si aspetta che io dichiari vittoria o sconfitta dopo la riunione di lunedì rimarrà deluso, nessuna vittoria, nessuna sconfitta. 
Se qualcuno si aspettava la mia lapidazione rimarrà deluso, sono viva e in attesa. In attesa dei cambiamenti da me richiesti, fino a quando non vedrò dei risultati (positivi o negativi) no comment, attendo... fiduciosa.
Quello di cui vorrei parlare sta sera è semplice: la proposta di confcommercio, accettata da Regione Lombardia, di dare ai commercianti calolziesi un contributo per poter rimanere aperti. 
Io vorrei capire che senso ha! Che senso ha dare dei soldi ai commercianti quando il reale problema è che nessuno va da loro perché non può parcheggiare? La maggior parte delle persone non si lamenta dei prezzi o della qualità dei negozi, ma preferisce andare in un centro commerciale, perché oltre ai prezzi migliori ha anche la possibilità di parcheggiare gratuitamente o nelle immediate vicinanze. Non credo sia il caso di fare un trattato sul perché i prezzi siano migliori in un centro commerciale, ma diamine... se una persona per comprare il pane rischia una multa per aver parcheggiato per pochi minuti la macchina, è ovvio che preferisce andare dove può lasciare l'auto per il tempo necessario, senza rischiare di sprecare decine di euro per pagare i vigili urbani! Mi sembra la tipica minchiata berlusconiana! Salviamo il salvabile con un una tantum, ma poi... se le entrate non ci sono, voglio vedere quanto durano questi negozi! Inutile fare una vetrina più colorata, una insegna più appariscente... se la gente, i clienti, non possono permettersi di fermarsi e comprare... finiti i soldi del "condono" siamo daccapo... e allora? Altra donazione? Geniale direi! Ragioniamo come far funzionare un sistema, non a come oliare un ingranaggio ormai sdentato! 

sabato 1 ottobre 2011

I panni sporchi si lavano in casa!

Escono le notizie, pesanti, polemiche e il silenzio perpetua, una sola voce contraria esce allo scoperto, ma solo una volta provocata sull'argomento e il motivo del lamento è: "I panni sporchi si lavano in casa!" Dopo anni di silenzio... la motivazione di scontento è questa: l'essere uscita allo scoperto. 
Quando ero piccola cantavo in un coro, avevo comunicato delle cose che non mi andavano bene e nel momento in cui mi sono vista negare quanto volevo ho deciso di andarmene... per un motivo o per l'altro se ne andarono tutti e il coro morì! Una cosa simile è successa con le mie dimissioni: reazione a catena e per ora non so cosa accadrà, so solo che altre due persone, per motivi differenti dai miei, si sono poi dimesse e la situazione si è gonfiata a dismisura. Non me ne chiamo fuori assolutamente, può anche essere che ho sbagliato, ma dopo due anni in cui ho atteso di vedere qualcosa e non ho mai visto e sentito altro che uscite a me sgradite... perché dovevo fare ancora silenzio? Scontrarmi con chi non vuole confrontarsi é come sbattere la testa contro un muro di gomma! Non potevo più sopportare di accettare in silenzio. 
Mi stupisce sentire che non dovevo dire in piazza quello che penso, cosa che mi può andare bene nel momento in cui mi si concede di parlare almeno in privato, ma se provo a parlare e mi si azzittisce, devo anche fare i conti con cosa voglio io: voglio tacere e vedere il disfacimento del centro-sinistra o voglio dirlo che non mi va bene? Bene, secondo me ho impiegato anche troppo a decidere, l'ho pensato per un anno intero e alla fine ho deciso: non ci sto! Voglio cambiare! Voglio che la gente sappia che il centro-sinistra, il PD esiste e non è un ammasso di occupa-posti! Voglio che la gente sappia che vogliamo il loro bene e non siamo solo quelli presenti ad ogni inaugurazione, concerto, fiera, santo patrono e festeggiamento a mangiare a sbafo della comunità! Dobbiamo farci conoscere per quello che pensiamo, non solo per il nostro sorriso di circostanza, la stretta di mano del bavoso... se necessario dobbiamo alzare la voce e dire chiaro e tondo quello che siamo. E quello che siamo lo concordiamo, non siamo NOI il partito! La voce del partito deve essere quella che esce dal confronto e non dal personalismo. Non siamo tanti piccoli Berlusconi! 
Su facebook ho scritto in una frase: "I panni sporchi si lavano in casa... ok... ma se arrivano a puzzare forse è il caso di lavarli in un modo o nell'altro... anche alla fontana se necessario! Tanto se vai in giro che puzzi lo sentono tutti, se li lavi davanti a tutti, forse capiscono che hai problemi, ma almeno non fai la figura di cacca di essere un lercione senza speranza!". Credo riassuma bene il mio attuale stato e le motivazioni per cui ho vomitato la mia rabbia...

lunedì 26 settembre 2011

Le vere cause delle mie dimissioni

Dopo un anno di pensa e ri-pensa, in un momento di stress, ho deciso di rassegnare le dimissioni dal coordinamento del PD di Calolziocorte, Erve e Vercurago e qui voglio dire le mie motivazioni.
Non è vero che ne sono uscita per la differenza di trattamento tra maschi e femmine all'interno del coordinamento stesso. Questa è una delle cause, che insieme ad altre ha contribuito alla maturazione della mia scelta.
Vero che il coordinatore non ha mai nascosto la propria antipatia verso la parità di genere presente nello statuto e nel regolamento del Partito Democratico, partito che lui rappresenta. Ma come già detto questo è stato uno solo degli ostacoli che mi ha portato alle dimissioni.
Il fattore primario è la vergogna che provo ogni volta che leggo, vedo, sento, mi parlano delle uscite pubbliche dei due consiglieri comunali del PD: il coordinatore e il capogruppo, nonché candidato sconfitto alle scorse elezioni. Uscite mai concordate col coordinamento, né se si tratta di uscita pubblica come "uniti per Calolziocorte" tantomeno come Partito Democratico. Nel primo caso in quanto si tratta di una lista civica per cui i due si forgiano del diritto di libera scelta, nel secondo caso perché... il PD esiste a Calolzio?
Altro motivo di imbarazzo è la convocazione delle "riunioni". Le "riunioni" a livello di regolamento non esistono: esistono l'assemblea pubblica e il coordinamento. E' un distinguo importante, dato che nel primo caso tutti sono invitati a partecipare ed esprimersi, nel secondo caso, c'è il segnale di un dialogo più politico e organizzativo, dato che tutti possono parteciparvi, ma poi solo i membri eletti del coordinamento possono esprimere il proprio voto. Vero che mai si è discusso di politica o si è arrivati a un voto, ma le regole se ci sono vanno rispettate, non solo quando fa comodo. Ricordo una proposta di organizzazione del coordinamento, convocate le redattrici del documento e smontata l'organizzazione punto per punto, un po' perché lo diceva il regolamento, un po' perché non era nel progetto politico del coordinatore. Tralasciamo il fatto che secondo me la mancata organizzazione è stata uno dei principali motivi di abbandono, cosa che ha portato ad avere attualmente alle "riunioni" 5/6 persone al massimo. Tralasciamo anche il fatto che il cosiddetto progetto politico si è trasformato in un silenzio da brivido.
Evitiamo poi di parlare delle volte in cui si sono fatte proposte di qualsiasi genere e le risposte sono per un motivo o per l'altro sempre negative.
Non parliamo della non rispettata laicità, dato che andiamo cozzare con uno dei temi più pesanti e importanti del PD: la difficoltà di mescolamento tra ex-Ds ed ex-Margherita. Una situazione simile alle emulsioni acqua/olio: puoi cercare di mescolare quanto vuoi, ma prima o poi li troverai di nuovo divisi. 
Chissà come mai poi le informazioni e gli inviti che arrivano dal provinciale non vengono mai inoltrati ai membri del coordinamento. Mi chiedo chi sappia dell'esistenza di forum e coordinamenti attivi e ben funzionanti organizzati dal PD provinciale di Lecco, dato che MAI sono stati invitati. Mi chiedo anche se sappiano di circoli produttivi, anche se spesso in polemica con i livelli più alti, circoli che discutono e redigono documenti interessanti e vivi. 
Lo ammetto, negli ultimi tempi non ho più frequentato il coordinamento, ma mi sono sempre tenuta informata del proseguo dei non-lavori e mi sembra che la situazione sia andata in calando sempre più, ma mi chiedo dove vogliamo arrivare: tra due anni abbiamo un'occasione d'oro. l'attuale sindaco è al secondo mandato, loro avranno un nuovo candidato, noi pure (spero)... dobbiamo cominciare adesso a lavorare, non possiamo aspettare di arrivare alla campagna elettorale per farci conoscere! Qui potrebbe partire il discorso su programma e alleanze, ma mi ci dedicherò in un'altra occasione!

giovedì 4 agosto 2011

Strade di mezza estate


Sarà il caldo... sarà l'estate, ma quello che ho attorno mi attrae e infastidisce nello stesso momento!
Ho voglia di muovermi, ma farlo m'infastidisce, sto bene dove sto, ma starei meglio da altre parti, e pensandoci... NON ho voglia di muovermi! Un controsenso continuo...
Voglio ricominciare a muovermi, ma non mi va bene farlo negli stessi canali... non trovo stimoli e quelli che ricevo sono negativi, come una strada senza auto, ma piena di curve e semafori insidiosi! Meglio cambiare strada, non voglio un rettilineo nel deserto, ma almeno riuscire a muoversi senza angoscia! Quindi comincio a esplorare, cambiare direzione, avere altre visuali, per non fermarsi mai. Perché se si fa sempre la stessa strada, ci comportiamo come il fiumiciattolo che scava-scava e finisce per essere un canyon, da cui uscire è impossibile. Meglio farsi più ruscelletti, mantenendoSi così sempre al sicuro nei momenti di piena!

lunedì 18 luglio 2011

Mi rivolto via web



Qualche giorno fa mi sono trovata a esprimere la mia idea sulla rivoluzione italiana.
Quello che mi prude è che noi non siamo in grado di scendere in piazza a urlare il nostro odio, ma dopo Genova 2001 non mi stupisco! Quello che mi stupisce è l'incapacità, che spero sia finta, dei nostri politici di vedere che anche NOI ci lamentiamo, ma al posto di farlo nelle strade lo facciamo via internet. Non a caso i due movimenti principali italiani degli ultimi 5 anni sono partiti dalla rete: il "popolo viola" e "se non ora quando". Lì sono a mio avviso morti, defunti nella ricerca di un leader, un coordinamento, un qualcosa che li portasse ai posteri. Alla ricerca, ma anche rifuggendo da un capo. Ma che hanno dimostrato che la sinistra, l'opposizione se così vogliamo definirla, non ha bisogno di un capo, ha bisogno di particelle, di esseri umani che si uniscano e come un onda, uno tsunami. Che crescano e sbaraglino quello che rovina questa amata patria... Io spero che il PD capisca, ma spesso mi rendo conto che anche loro capiscono solo un solo discorso: gli interessi del proprio conto in banca!

domenica 3 luglio 2011

Infiltrati per picchiare

Tanto per NON cambiare quando la polizia vuole menare le mani dice che ci sono in giro i black bloc... Loro hanno la scusa... Noi le prendiamo per bene!
Speriamo che la Val di Susa non sia la la fotocopia di Genova.

sabato 2 luglio 2011

Pendolari e parcheggi, un ossimoro lecchese!


Da due mesi faccio la pendolare, dopo tanto tempo ho ricominciato a prendere il treno e le condizioni sono sempre tragiche, peggio di venti anni fa quando facevo il liceo. Treni sporchi, molto più sporchi di un tempo, con i finestrini che non si aprono, le porte che spesso rimangono incastrate a metà corsa, che o sei magro o ti incastri anche tu... insomma uno schifo! Ma tanto, chi lo prende il treno: gli studenti, gli handicappati e gli extracomunitari, gli altri usano la macchina, no? Certo, se le condizioni sono queste a uno viene anche voglia di rifugiarsi nell'abitacolo del proprio automezzo, che anche se è sporco, perlomeno lo è per colpa nostra e non lo è di chissà-che-cosa di chissà-chi! Ma tra il costo della benzina, il traffico e la difficoltà nel trovare parcheggio... uno si fa due conti in tasca e vabbè... rischia di prendere la scabbia per colpa di trenord.
Poi un giorno vede che il parcheggio che già faticava a trovare la mattina viene decorato con linee blu... linee blu... linee blu, no, cioè, per prendere quello schifo di treno devo pagare il parcheggio? E comincia ad analizzare il territorio, va' un po' più lontano, ma almeno è gratis, un po' di corsa la mattina fa bene, eh... peccato che improvvisamente, anche quei parcheggi vengono colorati di blu... riparte con l'analisi del territorio e diamine... anche i parcheggi del supermercato sono blu, insomma se voglio parcheggiare devo pagare. Allora si comincia a cercare di capire i costi dei parcheggi: 40euro al mese per poter lasciare la macchina in sosta e prendere il treno, considerando che ne spendo 30 per l'abbonamento del treno... mi torna la voglia di prendere la macchina, ma tanto poi a Lecco è la stessa storia, per cui... AIUTO! Ma dove cavolo sono capitata? Non dovevamo incentivare il trasporto pubblico per diminuire l'inquinamento atmosferico?
Poi cerco di capire la politica del mio comune e trovo che il ministro Maroni ad aprile aveva stanziato per Lecco e i comuni maggiori della provincia, dei gran soldini e cerca cerca e cosa salta fuori? Che lo ha fatto per incentivare la sicurezza: più telecamere di sorveglianza e più parcheggi a pagamento e più multe a chi sgarra. Ah, beh, la mattina mi sento così sicura quando ho i sudori perché devo arrivare puntuale in ufficio, ma non so se riuscirò a piazzare l'auto da qualche parte. Mi sento così sicura quando penso che molto probabilmente i vigili la vedranno sui loro monitor di sorveglianza. Mi sento così sicura quando vedo passare quegli uomini con atteggiamento da robocop, penna e taccuino alla mano, che camminano decisi verso i pochi parcheggi con disco-orario e mi metto a correre per raggiungere la mia auto per prima, perché forse ho sgarrato di cinque minuti... Che bello vivere in un posto così pieno di certezze, di sicurezza, di legalità! Grazie Maroni! Grazie sindaco! Grazie a tutti i votanti della lega e del PDL! Grazie, anche da parte dei negozianti costretti a chiudere perché ormai nessuno si ferma a rischiare la multa e preferisce i centri commerciali! Grazie per puntare sulla sicurezza aprendo una sala scommesse in centro paese! Voi sì che siete i nostri paladini: con la spada sguainata e l'uccello teso nelle mutande! Vi penserò molto, ogni mattina...

lunedì 13 giugno 2011

Voto rapido, godimento lungo!


Post breve breve.... come il tempo per mettere quattro sì. Breve il tempo per votare, lungo quello del godere! Grazie italiani, grazie per aver buttato alle spalle 16 anni di quorum non raggiunti, di menefreghismi dimostrati e di soldi buttati! Per aver dato un segno, chiaro, indelebile, come la fragile matita dei seggi, che però non si cancella, che rimane lì a dimostrare il volere di un essere umano, chiamato ad esprimersi e pronto a farlo, perché la gente ha una testa, e sa usarla, se non addormentata dal sopore della televisione. Questo voto ha dimostrato che la rete, internet, i blog, facebook, twitter e quant'altro sono più forti di mediaset, dei vari tg, di Fede e Minzolini, di Berlusconi e Schifani...
Facendo due calcoli brevi... il 54% degli italiani ha votato compatto, non è un risultato bulgaro... è umano... civile... accettatelo, così come probabilmente bisogna ragionare sul fatto che la cosiddetta "maggioranza" non c'è più: se tre anni fa il PDL e Lega ottenevano la maggioranza, oggi alla luce dei risultati di questo referendum... mmmmh... non ne sarei così certa! Aldilà della compravendita dei voti in parlamento. Ma non tediamoci con queste analisi, tanto purtroppo il nanetto farà quello che vuole... godiamo di questo momento!

venerdì 3 giugno 2011

Per garantire il legittimo impedimento puzzeremo come capre!


Ormai manca poco, tra 9 giorni si vota per i referendum, e vedete voi se la pubblicità referendaria dobbiamo farcela da soli!
Ricordiamo i temi:
  1. Scheda rossa: privatizzazione dell'acqua. Votando sì le cose rimangono come ora, votando no si da la possibilità ai privati di prendere in affido i servizi idrici
  2. Scheda gialla: profitti sull'acqua. Votando sì non cambia nulla, votando no si da la possibilità ai privati di stabilire una tariffa per il servizio idrico.
  3. Scheda grigia: nucleare. Votando sì si dice di no al nucleare, votando no... secondo voi?
  4. Scheda verde: legittimo impedimento. Il motivo per cui il governo tace sui referenda: votando sì si abroga il diritto dei governanti a non presenziare ai processi, votando no continueremo con la farsa del nostro premier che in aula non ci va mai!
Ho già commentato insomma la mia idea sul perché tanto silenzio da parte dei media, di solito impegnati a dirci come, dove e quando votare, mentre questa volta gli unici che ne parlano sono i soliti sovversivi in internet. Vorrei fare solo un paio di considerazioni, esempio: considerando i costi di una tornata referendaria mi fa orrore pensare allo spreco dovuto in primis al fatto che avrebbero potuto accorpare questa tornata con quella delle amministrative, ma non volendo raggiungere il quorum... e in secondo luogo al fatto che in un momento di crisi economica si chiami la gente al voto, ma non glielo si faccia sapere. Spendono un patrimonio per fare i referenda e poi non li pubblicizzano, ma appunto, c'è di mezzo una legge ad personam, per cui, ssht non ditelo in giro, prima che la gente si renda conto di cosa sta succedendo!
Eppure in questi giorni, dopo la vittoria di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli si dice che "il vento sta cambiando", io non mi aspetto un'affluenza del 90%, ma mi auguro che la soglia del 50% venga sorpassata, anche perché sono certa che chi andrà a votare è chi vuole fare la croce sui "sì". Chi ancora crede nel nano ovviamente ascolterà il suo consiglio è starà a casa a vedere la tv o si prenderà un viagra per poter emulare il grande scopador, ma le ultime figuracce secondo me lo hanno rovinato, ormai la gente è stanca di bugie e mi auguro si rendano conto che andare al voto è importante. Ricordiamo solo che per LUI è importante il quarto quesito, per noi lo sono tutti e quattro e in particolare i primi tre, perché se privatizzano l'acqua, signori miei, altro che quelli di sinistra non si lavano... non potremo permetterci di farlo! Se passa il nucleare dovremo aver paura, perché mentre i giapponesi ci tenevano alla sicurezza ed è successo quello che sappiamo... avete presente come tengono conto delle norme di sicurezza i nostri? Ricordate la Tiessen, avete presente i numeri dei morti sul lavoro in Italia? Insomma LUI non vuole andare in galera, NOI non vogliamo finire sottoterra anzitempo.
Due piccole noticine: la foto che vedete è la sovrapposizione dei probabili siti nucleari con le faglie sismogene, credo commentare sia superfluo. Poi... ricordatevi che quando si votano più schede, come in questo caso, non vanno mai tenute sovrapposte durante le operazioni di voto, dato che facendo la X su quella sopra, se si calca troppo, la scritta si copia su quella sotto, rischiando di annullare la scheda con un doppio segno! Fate attenzione e buon voto a tutti!

domenica 15 maggio 2011

La Svizzera e la dolce morte, non solo cioccolato!


Gli svizzeri ogni tanto mi stupiscono! A parte lo stupore quando varchi confine di vedere ordine e pulizia: la gente che butta la carta nel cestino, i proprietari di cani che girano con paletta e sacchetto per raccogliere i prodotti dei loro amati quadrupedi, fontane ad ogni angolo dove bere senza dover pagare soldi agli esosi baristi, che in Italia sono ormai in grado di farti pagare l'acqua del rubinetto! In più ogni tanto (poco) vengono chiamati ad esprimersi su referenda.
Questa settimana i cittadini di Zurigo sono stati chiamati ad esprimersi sul "suicidio assistito" anche sui non residenti e non svizzeri. L'ottanta percento dei votanti ha scelto che venisse lasciata la possibilità di procedere con una pratica da noi impensabile. Riporto dal sito di Repubblica: "In Svizzera, il suicidio assistito è consentito dal 1941, a condizione che non sia legato ad alcun motivo egoistico ed è ammesso solo in modo passivo, cioè procurando a una persona i mezzi per morire, ma non aiutandola a farlo". Sempre dal sito di Repubblica:"spiega ancora Coveri (presidente di exit Italia,Centro di studi e documentazione sull'eutanasia NDR) raccontando come tutto avviene. "Il posto è confortevole - assicura il presidente di Exit Italia - si sceglie la musica che deve accompagnare alla fine, si sta con i propri cari, si ha il conforto dei medici e dei volontari. Si prendono due pasticche anti-vomito. Dopo 10 minuti, se si è ancora convinti, viene somministrato un composto chimico contenente un barbiturico e un sonnifero potentissimo che addormenta profondamente. Impiega 3 minuti a far chiudere gli occhi, nei successivi 5 sopraggiunge l'arresto cardiaco. Non si prova alcun dolore naturalmente"."
Mi piacerebbe vedere la reazione di alcuni nostri politici e di una parte di cittadinanza di fronte a una proposta simile! Se penso che la Svizzera è a pochi chilometri da casa mia e che la mentalità è così differente mi fa un po' impressione. Continuo a pensare che avere il Vaticano in casa sia la nostra rovina! Perché il tarlo che mi rode è sempre lo stesso: perché limitare la libertà degli altri? Se un cattolico non può accettare certe "libertà", dato che la religione non glielo permette, perché non lasciare che chi non è cattolico non possa "usufruirne"? Della serie:"Ma chi vi obbliga a divorziare, ad abortire, a suicidarvi o a praticare l'eutanasia?" Ma lasciate noi, miscredenti, vivere e morire come vogliamo, tanto... se poi avete ragione voi, noi bruceremo nelle fiamme dell'inferno, voi svolazzerete felici tra le nuvole del cielo tra angeli e santi. Dovreste avere la forza della fede dalla vostra parte e non temere di scivolare di fronte alla tentazione. Fatevi forza e accettate le diversità, alla fine sono proprio le diversità che ci permettono di vivere in un mondo così bello, pieno di colori e culture. Se fossimo tutti grigi... sai che noia!

martedì 3 maggio 2011

Il perché del silenzio


Non mi sono scordata del blog e non ho smesso di pensare, solo poco più di un mese fa mi è successo un incidente col mio gatto e il pensiero si è cristallizzato su di lui. Non so cosa sia successo esattamente, ma il mio Giogino è stato malissimo. Ho cercato di indagare nei primi giorni per capire se qualcuno lo avesse avvelenato e un vicino mi ha lasciato intuire che c'è chi vorrebbe farmi del male e la cosa mi ha spaventato. Non mi spaventa che mi voglia fare del male, perché me lo ha detto a chiare lettere, ma che faccia del male a un essere indifeso è da codardi e infami. Anche perché non fa del male solo a me, lo fa a mia figlia che a soli quattro anni si è trovata a dover capire cosa fosse la morte di un affetto. Ora il tato sta meglio, non so se effettivamente è stato avvelenato, sta di fatto che non avendo ancora la certezza della sua situazione fisica è relegato in casa, tra farmaci e flebo. Quell'uomo che già mi ha minacciato mi fa pena per quello che è e spero tanto non sia così schifoso da fare del male a un animale così dolce da fidarsi di chiunque lo avvicini. Per quasi tre settimane il mio gattone è stato ricoverato, per nove giorni è stato tra la vita e la morte, in uno stato che definirei coma. L'ho visto in condizioni pietose. L'ho visto rimanere pelle e ossa. L'ho visto perdere tutto il pelo. L'ho visto tremare per la tossicità del suo stesso sangue. Ho pianto litri di lacrime e se questo è dovuto a lui, al piccolo principe, come viene soprannominato... non so nemmeno se augurargli del male, perché dentro ha talmente tanto marcio che nemmeno il male può sentire, lui è il male! Anche se prega il suo dio, se crede negli angeli e nei santi, nella madonna e negli apostoli... è un individuo orrendo!
Spero di tornare presto, di riprendere forza e coraggio, perché il mio cervello funziona, sono le forze che scarseggiano!

lunedì 28 marzo 2011

La fortuna di essere amati!


Sta mattina ho assistito a una scena pazzesca!

Ieri pomeriggio mi ha chiamato la vet che era da Giogio e se volevo mi aspettava per fargli la terapia e fargli un po' di coccole.

Nella Gabbia vicina alla sua c'era un gattone, grigio, col muso arrabbiato. Aveva avuto un'infezione a una zampa, i padroni lo avevano portato da un veterinario che dopo averlo visitato e aver saputo che non mangiava autonomamente disse che questo gattone andava soppresso. I padroni lo portano così dalla mia veterinaria. Lei lo visita, gli fa gli esami del sangue e non trova nulla di preoccupante. Dalla dentizione sembra avere un paio d'anni, non castrato, evidentemente semi-randagio.

Io avevo portato del formaggio per il mio, ma nonostante un paio di annusatine, il Giogio, non mangia. Dò il formaggio a quest'altro... stessa scena. Peccato.

Questa mattina arrivo a trovare il mio patatone. Il Gatto Grigio è disteso, occhi sbarrati, sotto la lampada riscaldante. Lo hanno trovato questa mattina in piena crisi epilettica, valium per calmarlo e attendiamo i padroni.

Arrivano.

"Oh, è morto?"

"No, guardi, è solo addormentato...." e la vet spiega loro la situazione. La cosa migliore è attendere che si svegli e vedere la reazione al risveglio, ma la padrona, una signora di mezz'età, discretamente vestita si preoccupa di un aspetto della situazione: il costo! Piuttosto che pagare altro lo porta a casa così, nonostante la dottoressa gli spieghi che se si sveglia e ha una crisi questa potrebbe essere spaventosa e l'agonia potrebbe anche durare giorni... niente! Viene loro proposto anche di addormentarlo per sempre, anche se in verità il povero micio potrebbe riprendersi con un po' di cure, ma niente. Lo prendono, così e per non spendere altri soldi se lo portano via.

Sono, siamo, rimasti allibiti!

Io in momenti di poca lucidità volevo fare da donatore di sangue al mio, so che le cure mi costeranno l'intero conto in banca, ma spero con tutte le mie forze che il mio felino torni a casa, anche se questo dovesse costarmi impegno e soldi nel curarlo fino a quando starà bene, ma mi chiedo come si faccia ad avere un animale e non amarlo come un figlio! Come si può pensare di trattarlo come un giocattolo che quando si rompe si butta via.

Ho sempre saputo che i miei gatti sono fortunati, ma non credevo così tanto!

lunedì 14 marzo 2011

Più religione, meno inglese: la riforma Gelmini sempre più vaticanista!


Probabilmente io sono particolarmente sensibile all'argomento visto che ho una figlia che tra due anni inizierà la prima elementare e non ho la minima intenzione di mandarla a una scuola privata, dato che CREDO nella scuola pubblica, ma che la MaryStar Gelmini diminuisca le ore di inglese e aumenti quelle di religione, mi fa vedere rosso! Già nel momento in cui ho iscritto mia figlia alla scuola dell'infanzia e mi sono trovata in mano il modulo per la scelta se farle frequentare o meno l'ora di religione mi sono venuti i brividi. Senza considerare poi che i genitori stranieri sono stati avvicinati e invitati a non emarginare i loro figli escludendoli dall'insegnamento della suddetta materia. Tralasciamo poi il fatto che mia figlia è stata tenuta in classe, nonostante il mio dissenso, perché non pensavano che una bambina italiana non la frequentasse. Lasciamo anche da parte il fatto che trovo assolutamente antieducativo insegnare a dei bimbi le preghierine prima dell'alfabeto e dei numeri. Poi, che le maestrine di religione dicano alle mamme: "Ma nooo, raccontiamo loro la religione come se fosse una favoletta!" e le mamme che si crogiolano nel roseo mondo delle fatine e si convincono che non gli farà certo male! No certo non gli fa male, li porta solo a prediligere una religione piuttosto che un'altra e ad emarginare chi non è come loro. La fede deve essere una scelta dell'individuo, non un'imposizione da parte dello stato. La costituzione lo dice chiaro e tondo nell'articolo 3 e nell'articolo 7: in Italia c'è libertà religiosa e lo stato e il Vaticano sono due cose differenti! Ma guardando le attività dell'attuale governo mi sembra che stiamo allargando santa romana chiesa fino a farla divenire coincidente con i confini italici.
La prima riforma della scuola, quella della Moratti diceva che fondamentali erano le "3 I": inglese, informatica e impresa. La Gelmini le ha tagliate, come tutto il resto, implementando solo ed esclusivamente l'insegnamento della religione. Va bene che attualmente per trovare lavoro bisogna pregare, ma che i nostri figli abbiano almeno la possibilità di andare all'estero a cercare lavoro credo lo si possa loro concedere, dato che già stiamo smantellando ogni altra possibilità in Italia. Cosa dobbiamo fare perché i bimbi abbiano un minimo di cultura che non sia data dalla televisione? Ricordiamo che una delle proposte del ministro era quello di portare in ogni classe un televisore... Dobbiamo necessariamente mandarli alle scuole private? Pagando fior di soldi? Evitiamo di commentare che il papa qualche giorno fa chiedeva ai rappresentanti dell'ANPI di aiutare le scvuole pvivate.... come se ne avessero bisogno.
Un tempo si diceva "cogitate gente", ma ormai visto che il cervello ce lo stanno risucchiano dal tubo catodico... Pregate gente, pregate!

lunedì 7 marzo 2011

Un discorso attuale a 61 anni di distanza: Calamandrei e la scuola pubblica


Già un anno fa sul facebook girava il discorso di Calamandrei, ora torna d'attualità o forse, giustamente, ogni tanto si deve tornare su argomenti importanti per poter ricordare che siamo vivi e che abbiamo il dovere di reagire.
Calamandrei diceva:"
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.

Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."

Sembrano parole dette qualche giorno fa e invece è un discorso del 1950 pronunciato a Roma durante il III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale.


Credo non ci sia bisogno di commenti aggiuntivi, solo vi invito a leggere quello che ha detto il premier la scorsa settimana sulla scuola pubblica e quello che è uscito oggi sui giornali sul taglio di 20.000 cattedre. Mi chiedo sinceramente perché chi ha studiato e ha scelto la professione dell'insegnante, ha lottato per raggiungerla, con concorsi e quant'altro debba essere ridicolizzato, insultato e messo alla fame. Accusato di inculcare valori contrari alla morale in quanto insegnante in una scuola pubblica da chi, rappresentante del governo italiano, dovrebbe difendere proprio il ruolo dello stato nell'educazione della popolazione, mentre si preoccupa solo di aumentare il proprio conto in banca e di diminuire la cultura per poter portare a termine i propri disegni di onnipotenza. Negli ultimi anni sono diminuiti gli studenti che frequentano l'ora di religione, ma chissà come mai gli unici insegnanti ad avere aumenti di stipendio, contratto certo e addirittura ad aumentare di numero sono proprio quelli di religione. Visto l'andazzo non mi stupirei che venisse cambiato il primo articolo della costituzione in:"L'Italia è una dittatura fondata sulla religione", molto più descrittivo della situazione attuale!

martedì 22 febbraio 2011

Nord-Africa o Sud-Europa?


Frattini si preoccupa dell'esodo "epocale" a cui possiamo andare incontro se la rivolta in Libia non si placa. Poco contano i morti, l'arroganza di Gheddafi che bombarda la gente in strada, conta solo che questi non vengano in Italia. Non ci preoccupiamo del fatto che da quando lo psico-nano è al governo abbiamo fatto trattati e affari con il leader libico? Non ci preoccupiamo del fatto che già il gasdotto è bloccato? Che un quarto del petrolio da noi usato è libico? Che oltre a scandire slogan contro il proprio governo i libici scandiscono anche slogan contro l'Italia? Che l'Europa è schifata da un governo che dice di non voler interferire con le scelte di un dittatore? Che dice che la democrazia non va esportata in Libia, ma in Afganistan? In Iraq? Lì sì? E perché? Perché lì non avevamo affari in corso? Perché lì dovevamo arrivare a sfruttare il territorio, mentre in Libia già ci siamo? Anzi, siamo immersi fino al collo negli affari libici! Ma ci prendete per il culo? Ma CHI prendete per il culo? Ma perché continuiamo a farci prendere per il culo? Basta! Io ne ho abbastanza di leggere certe porcate sui giornali, di rendermi conto che c'è qualcosa che non va e sentirmi dire che sono la solita comunista che ce l'ha a morte con Berlusconi; mentre poi passano giorni, settimane, mesi e alla fine risulta che avevo dannatamente ragione! Basta con questa menata dei nemici del nano! Non siamo noi che lo odiamo, è lui che fa solo i suoi interessi, che urla sbraita e si lamenta se gli facciamo notare che è un essere umano uguale a tutti gli altri suoi concittadini e dovrebbe vivere con le stesse regole, se sbaglia paga, come pagano i poveracci comuni! Basta pigliarci per il culo, basta credere nelle favole del nano, apriamo gli occhi, rialziamoci perché, amici, non so se vi rendete conto, ma siamo nella palta! Tempo zero e il costo del gas e del petrolio andranno alle stelle e chi credete che pagherà? Chi ha fatto affari con un dittatore o noi che abbiamo lasciato che lo facesse, magari guardando un po' sbigottiti quando gli offriva in dono 500ragazze? Avete presente di chi stiamo parlando? Avete una mezza idea di quanti soldi ha in banca? E voi... avete sottomano il vostro conto in banca? Quanti zeri mancano a raggiungere il suo (perlomeno quello dichiarato)? Tanti, vero? Avete idea a chi chiederanno il conto le banche quando saremo nella cacca? Basta guardare al presente, guardiamo al futuro... vedete qualcosa di buono nel vostro futuro o come me vedete solo un lungo tunnel senza uscita? Ah, occhio, che il lavoro stabile non è una garanzia! Vogliamo fare come il nord-Africa e cambiare il nostro futuro o continuiamo a essere il sud-Europa e fingere che vada tutto bene?

martedì 15 febbraio 2011

Tre radical chic per salvare l'Italia


Non me la sento di illudermi, di sperare che il 6 aprile il premier vada veramente davanti ai giudici. Secondo me sta facendo il pieno sull'aereo di stato e chiamando il suo socio Gheddafi per una visita ufficiale nel suo harem.
Alla fine noi di sinistra ci siamo illusi troppe volte che finisse questo "regno" e ogni volta abbiamo subito la sconfitta. A furia di assegni e bustarelle, ma lui è ricco, lui può. Purtroppo molti non capiscono che non solo le donne sono state umiliate da questo comportamento, la cultura italiana ne fa le spese.
Una cretinata, che però mi ha dato il segno di quanto stia degenerando l'immagine della donna. Su facebook c'è la possibilità di giocare a poker, gratis, online con altra gente. La sera prima di dormire non mi dispiace entrare e fare qualche mano, giusto per spegnere il cervello. Più di una volta, nonostante l'orario spesso quasi "notturno" trovo al tavolo ragazzini di 10/12 anni. Già la cosa mi stupisce, dato che in primo luogo se sono lì hanno un account loro, poi... ma i genitori li vedono? Lasciano che stiano on line anche di notte? Non se ne rendono conto? Ma la cosa che mi ha maggiormente colpito è che sono di una maleducazione pazzesca, partono all'attacco e di norma tendono ad offendere le donne al tavolo. Se sono più di uno si aggregano, dando alle donne delle prostitute (usando spesso termini che io alla loro età non sapevo) e agli uomini dei disoccupati falliti. Se gli si dice di andare a dormire che devono andare scuola, dicono che tanto la scuola non serve a nulla, che le insegnanti sono delle fallite da prendere per i fondelli, cosa che fanno con estrema facilità. Le ragazzine poi sono assurdamente ignoranti. La loro massima aspirazione è fare le estetiste. La maggior parte nonostante l'età spesso preadolescenziale ha fotografie provocanti, truccate pesantemente e se spinte a dare i propri dati personali lo fa, senza nessun problema dice nome, cognome e città di provenienza, se messe in guardia sul pericolo reagiscono come i loro colleghi maschi: offendendo a più non posso, in quanto loro sanno cosa fanno, noi adulti siamo solo dei falliti senza futuro. Forse io esagero, forse sono allarmista, ma sono convinta che questo è il frutto della politica di Berlusconi.
Ora non posso fare altro che sperare che il 6 aprile le tre donne chiamate e giudicare il signor premier siano delle radical chic, come ci ha gentilmente definito la Gelmini domenica scorsa, che non si pieghino al ricatto o alle eventuali bustarelle, che cada finalmente questo governo e che l'Italia possa finalmente rialzarsi e avere la dignità di guardare all'Europa con l'onore che abbiamo avuto per migliaia di anni e che in 17anni abbiamo perso per colpa di chi ha buttato alle ortiche una cultura forte e sana per poter fare i propri porci comodi.

mercoledì 19 gennaio 2011

Sdoganare la prostituzione per una vecchiaia ricca di pastiglie blu


Forse siamo arrivati al capolinea, all'ultimo capitolo dell'era Berlusconi. Forse 'sta volta ha esagerato... forse! Già da mesi, anni per molti sarebbe da chiudere il libro, ma fin'ora non è stato possibile o perlomeno in un modo o nell'altro si è salvato il popò e se si salva anche questa volta forse è il caso di emigrare perché evidentemente fino a quando morirà ce lo dovremo tenere al governo. Speriamo solo non sia immortale!
Quello che mi stupisce è vedere che c'è ancora gente che lo giustifica, che accetta il suo comportamento per il conto in banca del signor premier; non si chiede come ha fatto ad arrivare dove è arrivato, non pensa a come è cambiata (casualmente) la cultura italiana negli ultimi trent'anni. Io forse sono paranoica, non lo metto in dubbio, ma sono convinta che nulla è accaduto per caso e la nascita delle reti mediaset ha coinciso con l'inizio del declino culturale. Fino ad allora la TV era stata concepita come un metodo per far crescere gli italiani, tramite trasmissioni televisive alcuni avevano addirittura imparato a leggere e scrivere. Poi nasce canale 5 e nasce l'intrattenimento basato sul sesso, ricordiamo una delle prime trasmissioni a base di sesso: "drive in". In quel momento non si poteva immaginare che fosse l'inizio della fine, era divertente e per i maschietti eccitante vedere donne discinte e disponibili in televisione, in prima serata, per tutti!!! Ma secondo me quello ha anche coinciso con la fine dei diritti acquisiti tramite le battaglie degli anni '70. Anche la libertà sessuale conquistata nel decennio precedente viene volgarizzata. La nudità che in un certo senso era stata portata verso la "normalità" torna a essere "maliziosa" e negli anni si arriva a quello che vediamo in questi giorni. Le trasmissioni televisive ormai di culturale non hanno più nulla, tranne rari casi, perlopiù ad orari impossibili. Per il resto... le donne sono ormai bambole seminude che hanno il solo compito di eccitare gli ormoni dei maschietti, solo corpo, niente cervello. Il solo scopo è intrattenere il pubblico con cose spettacolari, ma che non spingono la gente a pensare, solo a guardare e assimilare il concetto base: bisogna apparire, essere belli e disponibili. I discorsi non vertono mai su concetti, ma su sensazioni, su impulsi... e non credo proprio che sia un caso che si sia arrivati a questo: la gente così si disabitua a pensare, perde senso critico, accetta quello che gli viene proposto senza pretendere nulla e assimila il messaggio subliminale della pubblicità e ahimè, della politica.
Ricordate com'è nato il primo partito di Berlusconi? Con uno spot! Non si sapeva cosa fosse quella bandiera italiana con scritto "forza Italia", ma era ovvio che piaceva e incuriosiva. Un partito che nasce col marketing, non con concetti, idee, messaggi reali. Non era un segno?
Sono ormai due anni che periodicamente si torna sulla malattia del premier, sì sì, la chiamo malattia, perché un 75enne con una compulsività sessuale come la sua non può essere che malato! Prima Noemi e la moglie che dice appunto che è malato e lo pianta, poi la d'Addario, poi Gheddafi e le 500 escort, poi Ruby e ora di nuovo Ruby, ma con un esplosione più violenta. Che si fa? Accettiamo che continui a rappresentarci davanti al mondo? Fino a quando? Fino a che gli altri capi di stato rifiuteranno di stringerli la mano per lo schifo di pensare che probabilmente è sporca di sesso? Sia ben chiaro, non ho la fobia del sesso, non sono moralista, ma a tutto c'è un limite, certe cose si fanno a vent'anni, non a 75 e non si approfitta del proprio denaro per avere delle ventenni. Ma lui ha lavorato per questo, per essere ricco e potente e per "sdoganare" la prostituzione! Per distruggere culturalmente un paese e fare i suoi porci comodi!
Berlusconi come politico non mi sei mai piaciuto, ma adesso mi fai proprio schifo!

lunedì 10 gennaio 2011

Due notizie un solo tema: gli adolescenti e il sesso. Scienza vs religione


Ci sono notizie che ti lasciano esterrefatto, ma non ditemi che ce l'ho a morte con la chiesa cattolica! Nella stessa giornata ho letto due notizie opposte, ma riguardanti lo stesso tema: l'educazione sessuale.
La prima segnalava come i giovani siano estremamente informati nel campo delle tecnologie e quanto poco lo siano in quello sessuale. Al sesso ci si avvicina sempre più presto, ma lo si conosce sempre meno, tant'è che la percentuale più alta di utilizzo della "pillola del giorno dopo" è proprio composta da giovanissime. Le malattie a trasmissione sessuale sono sempre più frequenti negli adolescenti mentre l'uso dei metodi contraccettivi praticamente inesistente.
La seconda notizia riguarda il papa che esce con la prima genialata del 2011: l'educazione sessuale è una minaccia per la fede. Riporto testo dell'articolo ANSA: ha sottolineato (il papa NDR) di non poter "passare sotto silenzio" quella ha ha definito come "un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei", là dove, ha spiegato, "é imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione".
In primis dovrebbe spiegarmi come diamine fa a definire una religione una "retta ragione", retta? Per chi? Per chi crede? Mi chiedo sinceramente quanto manchi a che chieda alla MaryStar Gelmini di eliminare dai programmi scolastici la teoria dell'evoluzione in favore del creazionismo!
Poi mi chiedo sinceramente con che coraggio afferma certe cose! Ma ha una mezza idea di dove vive o si sente già circondato dagli angeli dell'aldilà? Si rende conto che il declino culturale ci sta portando ad avere adolescenti malati di sesso che per colpa di un bigottismo irreale si passano ogni genere di malattia e hanno gravidanze in età sempre più acerbe, solo perché nessuno gli spiega cosa diamine stanno facendo? Usano il sesso come mezzo di pagamento, di scambio, più rapporti hanno più si sentono realizzati, fanno a gara a chi ha più partner... e lui... il sacro verginello ci viene a dire di NON educarli?
Che essere spregevole, altro che paradiso, se veramente c'è un aldilà ti aspetta l'inferno! E non mi venite a dire che ce l'ho con la chiesa, ce l'ho a morte con certi discorsi da medioevo. Perché se a 13 anni mia figlia arriva a casa col pancione o con l'AIDS o con la sifilide con chi me la devo prendere se non con una cultura sempre più "sessocentrica" da una parte e "sessofobica" dall'altra?
Ovvio la battuta più semplice sarebbe quella per cui vogliono i bambini ignoranti per approfittarne meglio, ma non la faccio, sarebbe come buttare benzina sul fuoco!