sabato 24 dicembre 2011
Buon Natale!
giovedì 1 dicembre 2011
Lo spumante del senatore e chi se lo berrebbe
giovedì 17 novembre 2011
Neuro-deliri di nanetti infantili!
lunedì 14 novembre 2011
Kaiser Chiefs a Milano: un delirio appagante
giovedì 10 novembre 2011
L'invidia della casta

mercoledì 2 novembre 2011
Colpa delle vittime se i bulli sono violenti!

mercoledì 12 ottobre 2011
Ingranaggi condonati!
sabato 1 ottobre 2011
I panni sporchi si lavano in casa!

lunedì 26 settembre 2011
Le vere cause delle mie dimissioni

giovedì 4 agosto 2011
Strade di mezza estate
lunedì 18 luglio 2011
Mi rivolto via web
domenica 3 luglio 2011
Infiltrati per picchiare
sabato 2 luglio 2011
Pendolari e parcheggi, un ossimoro lecchese!
lunedì 13 giugno 2011
Voto rapido, godimento lungo!

venerdì 3 giugno 2011
Per garantire il legittimo impedimento puzzeremo come capre!

- Scheda rossa: privatizzazione dell'acqua. Votando sì le cose rimangono come ora, votando no si da la possibilità ai privati di prendere in affido i servizi idrici
- Scheda gialla: profitti sull'acqua. Votando sì non cambia nulla, votando no si da la possibilità ai privati di stabilire una tariffa per il servizio idrico.
- Scheda grigia: nucleare. Votando sì si dice di no al nucleare, votando no... secondo voi?
- Scheda verde: legittimo impedimento. Il motivo per cui il governo tace sui referenda: votando sì si abroga il diritto dei governanti a non presenziare ai processi, votando no continueremo con la farsa del nostro premier che in aula non ci va mai!
domenica 15 maggio 2011
La Svizzera e la dolce morte, non solo cioccolato!
martedì 3 maggio 2011
Il perché del silenzio
lunedì 28 marzo 2011
La fortuna di essere amati!
Sta mattina ho assistito a una scena pazzesca!
Ieri pomeriggio mi ha chiamato la vet che era da Giogio e se volevo mi aspettava per fargli la terapia e fargli un po' di coccole.
Nella Gabbia vicina alla sua c'era un gattone, grigio, col muso arrabbiato. Aveva avuto un'infezione a una zampa, i padroni lo avevano portato da un veterinario che dopo averlo visitato e aver saputo che non mangiava autonomamente disse che questo gattone andava soppresso. I padroni lo portano così dalla mia veterinaria. Lei lo visita, gli fa gli esami del sangue e non trova nulla di preoccupante. Dalla dentizione sembra avere un paio d'anni, non castrato, evidentemente semi-randagio.
Io avevo portato del formaggio per il mio, ma nonostante un paio di annusatine, il Giogio, non mangia. Dò il formaggio a quest'altro... stessa scena. Peccato.
Questa mattina arrivo a trovare il mio patatone. Il Gatto Grigio è disteso, occhi sbarrati, sotto la lampada riscaldante. Lo hanno trovato questa mattina in piena crisi epilettica, valium per calmarlo e attendiamo i padroni.
Arrivano.
"Oh, è morto?"
"No, guardi, è solo addormentato...." e la vet spiega loro la situazione. La cosa migliore è attendere che si svegli e vedere la reazione al risveglio, ma la padrona, una signora di mezz'età, discretamente vestita si preoccupa di un aspetto della situazione: il costo! Piuttosto che pagare altro lo porta a casa così, nonostante la dottoressa gli spieghi che se si sveglia e ha una crisi questa potrebbe essere spaventosa e l'agonia potrebbe anche durare giorni... niente! Viene loro proposto anche di addormentarlo per sempre, anche se in verità il povero micio potrebbe riprendersi con un po' di cure, ma niente. Lo prendono, così e per non spendere altri soldi se lo portano via.
Sono, siamo, rimasti allibiti!
Io in momenti di poca lucidità volevo fare da donatore di sangue al mio, so che le cure mi costeranno l'intero conto in banca, ma spero con tutte le mie forze che il mio felino torni a casa, anche se questo dovesse costarmi impegno e soldi nel curarlo fino a quando starà bene, ma mi chiedo come si faccia ad avere un animale e non amarlo come un figlio! Come si può pensare di trattarlo come un giocattolo che quando si rompe si butta via.
Ho sempre saputo che i miei gatti sono fortunati, ma non credevo così tanto!
lunedì 14 marzo 2011
Più religione, meno inglese: la riforma Gelmini sempre più vaticanista!

lunedì 7 marzo 2011
Un discorso attuale a 61 anni di distanza: Calamandrei e la scuola pubblica

"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."
Sembrano parole dette qualche giorno fa e invece è un discorso del 1950 pronunciato a Roma durante il III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale.
Credo non ci sia bisogno di commenti aggiuntivi, solo vi invito a leggere quello che ha detto il premier la scorsa settimana sulla scuola pubblica e quello che è uscito oggi sui giornali sul taglio di 20.000 cattedre. Mi chiedo sinceramente perché chi ha studiato e ha scelto la professione dell'insegnante, ha lottato per raggiungerla, con concorsi e quant'altro debba essere ridicolizzato, insultato e messo alla fame. Accusato di inculcare valori contrari alla morale in quanto insegnante in una scuola pubblica da chi, rappresentante del governo italiano, dovrebbe difendere proprio il ruolo dello stato nell'educazione della popolazione, mentre si preoccupa solo di aumentare il proprio conto in banca e di diminuire la cultura per poter portare a termine i propri disegni di onnipotenza. Negli ultimi anni sono diminuiti gli studenti che frequentano l'ora di religione, ma chissà come mai gli unici insegnanti ad avere aumenti di stipendio, contratto certo e addirittura ad aumentare di numero sono proprio quelli di religione. Visto l'andazzo non mi stupirei che venisse cambiato il primo articolo della costituzione in:"L'Italia è una dittatura fondata sulla religione", molto più descrittivo della situazione attuale!
martedì 22 febbraio 2011
Nord-Africa o Sud-Europa?
martedì 15 febbraio 2011
Tre radical chic per salvare l'Italia
mercoledì 19 gennaio 2011
Sdoganare la prostituzione per una vecchiaia ricca di pastiglie blu

lunedì 10 gennaio 2011
Due notizie un solo tema: gli adolescenti e il sesso. Scienza vs religione
