Mi sembra quasi di sentirle le grasse risate di quegli esseri maiali-formi mentre decidevano di non rispettare la religione di bambini innocenti. Parlo dei leghisti di quel comune ormai simbolo dell'intolleranza padana: Adro. Parlo della loro nuova trovata: non accettare limitazioni al menù dei bimbi a meno che non sia per intolleranze alimentari. Ovviamente questo coccia rumorosamente contro la religione islamica e con la richiesta di non dare da mangiare maiale a bimbi musulmani o mucca a bimbi induisti. Me li sento mentre decidono di fare l'ennesimo "scherzetto" a queste comunità, me li sento mentre prevedono note di merito dai vertici del loro partito.
Ho vissuto a lungo con musulmani durante la mia esperienza di studentessa universitaria lontana da casa e una cosa mi è rimasta in testa: se dai da mangiare maiale a un musulmano e lo fai a sua insaputa il peccato è tuo non suo. Io non credo in nessuna religione, ma se c'è un dio credo che non sia il dio musulmano o cattolico o induista, credo sia un dio di tutti e se veramente vorrà punire questi individui capaci solo di odiare e imporre divisione in una società che avrebbe bisogno di integrazione e unità lo farà con grande gioia e durezza. Mi chiedo sinceramente cosa credono di fare imponendo queste regole. Credono forse che gli stranieri torneranno a casa? Non pensano che probabilmente questi bimbi cresceranno e diventeranno intolleranti tanto quanto lo sono questi simil-politici nei loro confronti?
Vorrei tanto che gli italiani capissero e reagissero alle ingerenze della lega: crocifisso inchiodato ai muri delle classi scolastiche, ma rispetto della religione pari a zero: non mi sembra che alle feste del carroccio il venerdì si servano solo menù vegetariani, eppure sarebbe regola farlo. Vietato suonare l'inno di Mameli nei comuni da loro governati, peccato che poi questi sindaci vadano Roma a batter cassa quando sono in ristrettezze economiche, salvo poi tornare nella loro padania e gracchiare il motto da anni di moda: "Roma ladrona". Eppure sono al governo e a Roma sono ormai stanziali, prendono un signor stipendio e da lì non si vogliono schiodare. Parlano di giustizia morale ed etica, ma solo se riguarda gli altri, quando riguarda loro chiudono le regole nel cassetto, fanno le loro porcate e si gonfiano come gli uccellini di fronte a un pericolo... come vorrei ci decidessimo a tirare fuori le unghie come fanno i gatti e finalmente riuscissimo ad abbatterli. Peccato non si possano poi mangiare: con tutto il veleno che hanno nel sangue rischieremmo di morire avvelenati, vorrà dire che li seppelliremo nelle discariche e per far loro dispetto proporrei quelle del sud.