martedì 22 giugno 2010

La spada di Damocle del 2010


Sono due giorni che ci penso e alla fine mi chiedo perchè aspettare prima di dire cosa penso del referendum a Pomigliano.
Io ho il mio ricordo di assemblee sindacali, dove l'emergenza era presa come tale solo verbalmente, poi nei fatti nessuno era pronto ad agire per combattere per i diritti di tutti, non solo i propri.
Quando qualche anno fa si discuteva di articolo 18, nel momento in cui se ne parlava erano tutte stupite dalle richieste del governo. Dico tutte perchè parlo di call-centre e la presenza maschile è risicata. Nel momento in cui si proponeva uno sciopero poche erano disposte a perdere il salario per quella giornata o a metterci la faccia con i capi, dato che c'era speranza di crescita in azienda, ovvio che farsi vedere riottose non era una buona nota sul curriculum. Alla fine in piazza non c'era nessuno, assente dal lavoro una percentuale di poco più alta. La cosa che mi stupiva di più nelle colleghe contro le idee del sindacato era il "mai avrebbero agito contro morale", peccato che poi le stesse si siano ritrovate vendute dall'azienda madre verso una minore, con minori agevolazioni e minori prospettive di crescita. Al momento boccheggiano dallo stress.
Vista questa esperienza e il fatto che siano passati anni in cui la coscienza del sindacato e della politica sono peggiorati e la crisi economica è ormai evidente a tutti mi chiedo a cosa serva un referendum in una fabbrica per la discussione del contratto. I lavoratori e le lavoratrici molto probabilmente hanno votato pensando alla disoccupazione, non ai diritti. Non gliene frega niente se potranno stare a casa in malattia o meno, pensano a curare la propria famiglia con i soldi di uno stipendio! Che cosa volete che votino? Non prendiamoci per i fondelli, la gente ha paura di perdere tutto e deludere le aspettative delle persone con cui ha deciso di dividere una vita, cosa volete che scelga?
L'ennesima spada di Damocle sulla democrazia.

lunedì 21 giugno 2010

Restyling tattico


E' da un po' che non trovo la concentrazione adatta a scrivere, ci sono tante cose che mi fanno arrabbiare, ma non riesco a sedermi e sfogare a parole quello che mi sta facendo pensare.
Oggi sono entrata nel mio bloggino e, novità: "abbiamo aggiunto nuovi stili per il tuo blog"... ho fatto un po' come la donna che va dal parruchiere per cambiare pettinatura, nella speranza che il cambio di forma capillare possa fare anche cambiare quello che c'è dentro alla scatola cranica e di conseguenza la realtà attorno a se stessa.
Sì, faccio come i negozi dei tempi migliori, in periodo di crisi, un restyling tattico per riattirare l'attenzione, anche se in effetti non è di attenzione che ho bisogno, ma di qualche neurone in grazia che abbia voglia di lavorare per me!
Probabilmente molti faranno gesti scaramantici per il colore usato, ma il viola a me piace e lo trovo stimolante!
Beh, intanto ho scritto questo, vediamo se domani ho voglia di parlare di cose più serie e concrete!

venerdì 4 giugno 2010

Qualche giorno di ignoranza


Per qualche giorno ho avuto altro a cui pensare, per cui per risparmiare tempo ho tralasciato internet e mi sono informata solo tramite le fonti, diciamo "ufficiali".
Beh... non stavo poi così male, a parte qualche polemica, qualche tragedia qui e là, ma mi sembrava che non si stesse poi così male.
Poi sono tornata alla mia forma mentis di routine e ho ricominciato a leggere qui e là su internet e... col cacchio che stiamo bene, qui va tutto a rotoli sempre più e il sentore del cittadino medio è completamente traviato da un'informazione deviata e "rincoglionente".
La gente sente parlare di progetti, di interventi per fare in modo che la popolazione stia meglio e poi leggi che il governo si è preoccupato di:
  • Combattere i falsi invalidi. Bene... e come lo fa? Crescendo la percentuale che dà diritto ad alcuni privilegi, peccato che così rimangano fuori alcuni tipi di problemi reali e non si combatte la falsità di alcuni certificati e quindi di falsi invalidi.
  • A causa dei grossissimi problemi di Briatore jr per colpa dell'obbligatorio abbandono dello yacht di papà Flavio, un deputato del PDL si è preoccupato di fare un'interrogazione parlamentare per poter restituire il natante alla dolce famigliola. Bene... chissenefrega delle migliaia di famiglie che vivono in situazioni di indigenza, preoccupiamoci di chi ha rubato allo stato e necessità di una nave per poter crescere un bambino.
  • Aiutare la Antonelli, che dopo grossi problemi vive in una situazione difficile. Bene... a parte il fatto che quando un telegiornale mi parla del contributo dell'attrice alla cultura italiana e mi fa vedere le immagini della suddetta che si spoglia, mi chiedo a che livello siamo culturalmente, poi sinceramente non mi sembra così corretto che se una ha bruciato tutti i soldi che aveva guadagnato lavorando la si debba aiutare a mantenere un livello di vita medio/alto, un operaio che butta al vento i soldi guadagnati in una vita finisce alla caritas, non in televisione a far vedere che è stato un bravo operaio da giovane!
  • Propongono che il circo massimo diventi una locatione per spettacoli e giochi. Federico Mollicone (presidente della commissione Cultura) propone: «rivedere il protocollo tra la soprintendenza comunale e quella statale per garantire la tutela degli spazi archeologici», aggiunge poi che nel protocollo dovrebbe essere compresa «l´individuazione di spazi come il Circo Massimo che possano essere utilizzati, così come facevano gli antichi romani, per grandi eventi di massa». Avete presente la corsa delle bighe?
Di contro ogni categoria è furiosa per i tagli: dalla scuola alla magistratura, dai dipendenti pubblici agli industriali.
Che sia meglio rimanere ignari di tutto e continuare a sognare che va tutto bene?