venerdì 30 aprile 2010

La festa dei non-lavoratori


Domani è il primo maggio, festa dei lavoratori, ma con la crisi che non c'è festeggiamo tenendo aperti i negozi, si sa la crisi si scongiura con una ripartenza in primis del commercio, quindi quale occasione migliore di tenere aperti i negozi il giorno in cui si dovrebbe stare tutti quanti in panciolle? Dopotutto i lavoratori avranno diritto di far shopping quando pare loro più comodo, no? Anche perchè il 25 aprile è passato da festa della liberazione a festa della libertà... il primo maggio passerà da festa dei lavoratori a festa dei disoccupati, visto che a casa sono a casa e così come tutti gli altri giorni guardano chi ha i soldi far compere!
La disoccupazione è al massimo dal 2002 eppure teniamo aperti i negozi perchè si sa: è il primo sabato del mese e la gente ha i soldi da spendere, dovrà pur buttare via lo stipendio appena preso, no? Non ci preoccupiamo di chi i soldi se li sogna di notte, di chi non sa come farà a pagare le bollette, di chi rischia la casa perchè avendo un posto di lavoro ha aperto un mutuo e adesso non può più pagarlo. Le banche se ne fregano e la loro casa la vendono, perchè loro i soldi li devono avere, non importa dove andranno a vivere intere famiglie. Le banche, che ti propongono prestiti se hai già i soldi sul conto corrente e che se sei con l'acqua alla gola di dicono di chiedere i soldi a papà, anche se hai quarant'anni, una moglie e dei figli.
Alla camera le proposte del PD in materia di lavoro sono state bocciate e la maggioranza tanto per cambiare è rimasta indifferente di fronte alle richieste della minoranza e dei sindacati. Lucia Codurelli, deputata Pd e membro della commissione lavoro scrive: "Ancora una volta questa maggioranza si è distinta per le molte assenze e per il grande silenzio: pochissimi deputati del Pdl e della Lega sono intervenuti nel corso del dibattito negando che esistono questi problemi, e, contrariamente al voto positivo che aveva espresso in commissione, in aula ha votato contro, lega compresa, negando così gli aiuti invocati da tutte la parti sociali, a milioni di persone in difficoltà." La solita scena trita e ri-trita, la solita tiritera che porta poi ad accusare la minoranza di non fare nulla. Ma cosa può fare una minoranza ingessata dall'arroganza di chi, numeri alla mano, porta avanti leggi e interventi che possano garantire solo a loro una vita degna e agiata e che al popolo non pensa?
Se poi leggiamo i giornali la depressione sale vedendo che le dimissioni di Bocchino occupano gran parte dello spazio e dei problemi dei lavoratori nessuno ne parla, della serie: molto più importante un Bocchino di milioni di inculati!


mercoledì 21 aprile 2010

Esiliamoli!



Ieri è stata pubblicata la notizia che er-trota Bossi jr ai prossimi mondiali non tiferà Italia e come motivazione di questa sua uscita dice che il tricolore è un concetto vecchio ormai di cinquant'anni. Non disquisisco sull'infelice uscita di un semi-troglodita che ha l'unica fortuna di essere figlio di un politico d'alto livello (che bell'ossimoro) e che sappiamo tutti che curriculum vitae ha. Quello che mi viene da pensare è il collegamento con un altro vecchiume da buttare nel secchio per questi genialoidi: la costituzione. Costituzione ai polli, bandiera ai porci... l'Italia alle ortiche?
Quando ero in quarta superiore in classe con me c'era una ragazza americana, in Italia per un anno di "erasmus", anche se così non si chiama per le scuole superiori. Durante l'estate, aprofittando della sua presenza, la famiglia venne a trovarla in Italia. Il fratello minore, salendo con la scalamobile di piazza Duomo a Milano e trovandosi di fronte l'imponenza del Duomo esclamò: "Oh, ma che vecchio! Perchè non lo abbattono per costruire un bel centro commerciale moderno e all'avanguardia?" Chiaramente anche la mia amica rimase basita da un'affermazione così idiota, pensandoci bene è nella cultura americana spianare il vechio per sostituirlo con il nuovo, ma anche lei riconosceva che artisticamente in America a parte rari casi, non c'è molto e quindi ci si può permettere di ragionare così. Eppure la loro costituzione ha più di 200, dico duecento anni e LORO ne vanno fieri e mai penserebbero di dire che è vecchia e rappresenta valori sorpassati. Idem per quanto riguarda la bandiera.
Noi abbiamo una storia ben più lunga dal punto di vista artistico, abbiamo lottato per i nostri diritti contro barbari e invasori, siamo giunti all'unità d'Italia con una paio di secoli di ritardo confronto agli Stati Uniti eppure siamo già qui a volerci dividere. Eppure guardiamo gli americani come i bambini guardano gli eroi dei cartoni animati! Forse se mettiamo in mano una bandiera degli Stati Uniti a questi beceri la sventolano con orgoglio, come vedono fare nei film stile Armageddon insomma.
La cosa che mi dà maggiormente fastidio è che sti diamine di leghisti tanto dicono di Roma ladrona, ma a Roma stanno e i soldi dello stato italiano intascano, pur sputando sulla bandiera e sul concetto di stato. A me piacerebbe che si potessero esiliare, incarcerare o come minimo multare e mi chiedo perchè non lo si faccia dato che c'è un reato: il "vilipendio alla bandiera" che loro reiterano in continuazione e non solo, se chiedete ai romani vi potranno facilmente confermare che questi "signori" quando devono pagare qualsiasi cosa, non lo fanno, adducendo come scusa il fatto di essere dei parlamentari e di essere in diritto di non pagare alcunchè! Che vergogna!

mercoledì 7 aprile 2010

Io sono disposta a perdonare!


Questa volta mi sa che esagero, magari mi becco anche una denuncia o mi bannano, ma non me ne frega un tubo: devo sfogarmi. Con chi ce l'ho, mah, chissà... forse con il solito Kazzinger? Sì!
Ma porcaccia malora: "La pedofilia si perdona, l'aborto no"! Cosa? Ma siamo diventati deficienti? Nel senso che deficiamo di senso civico! Allora, tanto per cominciare NOI siamo in Italia e non in Vaticano, per cui lo stato italiano, notare ITALIANO dice che l'aborto è un diritto, la pedofilia un reato. Certo avere in casa lo Stato Vaticano è un grosso, grossissimo problema, visto che non riescono a limitare il loro legiferare all'interno dei loro 0.44km quadrati e devono cercare di modificare le leggi di uno stato che, ahimè, li contiene! Ricordiamoci la costituzione, questa sconosciuta, che nel suo articolo 7 dice: "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani." Devo forse far notare la parola "indipendenti"? O è superfluo? Poi vorrei far notare a chi dice che la costituzione è vecchia e va cambiata perchè chi l'ha scritta ormai è polvere, che il loro cervello è polvere e di mettersi il cappello perchè una folata di vento potrebbe portargli via dalle orecchie anche quella! Tanto per cominciare la costituzione è del 1947 (data di approvazione, entrata in vigore dal 1948). Leggetela e cercate di capire cosa c'è scritto e poi ne parliamo, piantiamola di ascoltare pecorescamente quello che dice FidoFede o Scodinzolini!
Altro piccolo particolare: l'aborto è diventato legge solo dopo due referenda e non mi venite a dire che anche quelli sono vecchi, sono del maggio 1981! Notare che il quorum fu raggiunto con il 79.40% del totale aventi diritto e i no furono non poco sopra il 50%, bensì il 88.40% quello sulla liberalizzazione dell'aborto, del 68.00% per quello restrittivo! Vogliamo mettere in dubbio il risultato del voto? Volete dire che quei 31milioni di italiani che votarono sono ormai dei matusa rincoglioniti dalle droghe utilizzate negli anni settanta?
Poi scusate, ma se una donna non se la sente di portare avanti una gravidanza per qualsivoglia motivo, perchè non deve poter scegliere per se stessa? La definizione di vita è una delle più difficili da dare, mi sembra che anche all'interno della chiesa non ci sia tutta questa univocità di pensiero e se ricordate, durante la discussione sul referendum sulla procreazione assistita e sull'utilizzo delle cellule staminali, ci fù non poca discussione a riguardo! Quindi arriviamo al solito punto focale: lasciamo la libertà ad ogni persona di fare le scelte a seconda della propria moralità, va bene che mi sono anche sentita dire da un caro signore che essendo agnostica non posso parlare di etica e moralità, dato che ne sono priva per definizione, ma evito di commentare per evitare l'insulto al povero mentecatto che pronunciò parole tanto meschine!
Relativamente al punto di partenza, che dire... perdoniamo chi rovina la vita ad un essere umano, perchè se si pente di quello che ha fatto ha diritto di vivere in pace la propria vita? Senza pensare che magari chi la violenza l'ha subita se ne sbatte se il suo violentatore è pentito o meno, visto che per tutta la vita porterà i segni di una violenza? Ricordiamoci che parliamo di minori, spesso piccoli e indifesi, non adolescenti pronti a fare le proprie scelte sessuali, ma bambini che sono stati affidati a degli ecclesiastici proprio perchè in loro le famiglie riponevano la propria fiducia e non solo la famiglia, parliamo anche di bimbi senza famiglia o con gravi problemi che furono affidati a istituti clericali da giudici che vista la natura dell'associazione credevano di fare del bene a degli individui indifesi. Notare: indifesi tanto quanto dei feti nel ventre materno. Quindi? Li perdoniamo? Sì, certo li perdoniamo, così come perdoniamo una madre che decide di interrompere una gravidanza. Li perdoniamo perchè problemi psicologici li possono avere tutti, che siano preti o meno, ma non venitemi a dire che non debbano scontare la loro pena così come la scontano i "civili" nel momento in cui si sporcano di un crimine schifoso come la pedofilia.
Poi la battuta che gira maggiormente credo la sappiano tutti: "I preti non vogliono si mettano le mani sui feti perchè ci penseranno loro dopo qualche anno!" Ops!

giovedì 1 aprile 2010

I paladini della vita


Abbiamo votato, da qualche parte è andata bene, da altre meno. Tralasciamo di parlare di Lecco e Venezia, dove i rappresentanti del governo Castelli e Brunetta sono stati inchiappettati al primo turno dai loro avversari del centro sinistra Brivio e Orsoni. Ovviamente da lecchese di nascita e veneziana d'adozione (anche se per un paio d'anno soltanto) non posso fare altro che gioire della batosta rifilata ai due simil-ministri, ma in verità, aldilà dell'eccitazione per queste vittorie, beh, non è proprio andata benissimo al PD.
Mi stupisce alquanto vedere che la provincia de l'Aquila è andata al centro destra nonostante le porcate che sono state fatte a seguito del terremoto, ma in effetti a l'Aquila (città) il centro-sinistra ha ottenuto il 59% delle preferenze, la sconfitta è arrivata dalle zone non toccate dal dramma del terremoto.
Quello che mi ha maggiormente stupito è la sconfitta in Piemonte e nel Lazio. Lunedì sera sono andata a dormire con la Bonino in testa, di poco, ma in testa, al risveglio, acceso il pc mi sono pigliata uno schiaffone in pieno volto scoprendo che nella notte tutto era cambiato e che la nuova governatrice del Lazio era la candidata del PDL. Le immagini che poi sono seguite mi hanno portato vicino al rigurgito, dato che la neo-eletta ha festeggiato con un bel saluto romano, alla faccia del reato di apologia di fascismo, ma ormai siamo abituati a scenette di questo genere con i precendenti più noti di Alemanno e Brambilla, oltre a svariati casi minori.
Passata l'ubriacatura post-elettorale, altro cazzottone in faccia: l'atteggiamento dei due leghisti Cota e Zaia, neo-governatori rispettivamente di Piemonte e Veneto che essendo difensori della vita faranno di tutto per non distribuire la RU486. Concordo pienamente con Bersani che dice: "Faremo comprendere a questi nuovi presidenti che non gli è stata messa in testa una corona da imperatore". Ma come si permettono questi due omuncoli di sovvertire quello che è legge dello stato italiano? Mi chiedo perchè non si possa lasciare la libertà a una donna di gestire il proprio corpo come meglio crede. Io non penso che decidere di abortire sia una scelta semplice, io che sono per l'aborto non so se avrei il coraggio di fare questa scelta. Ci sono testimonianze di donne che hanno vissuto entrambe le esperienze: aborto chirurgico e RU486 che raccontano di come sia molto meno invasivo, doloroso e umiliante. Chiaro si può cadere nell'ovvietà di dire che ingerire una pillola rende l'aborto semplice come farsi passare un'emicrania e la cosa non va bene dato che una donna deve capire che sta uccidendo un bambino, ma io credo che poche donne abbiano fatto ricorso all'aborto come se fosse un clistere! La legge italiana ha imposto il ricovero ospedaliero nel momento in cui si assume la pillola abortiva, mentre l'aborto chirurgico lo si fa in day hospital, cosa a mio avviso di un'assurdità incredibile, ma è comprensibile: si deve umiliare la donna che decide di "sbarazzarsi" di un bimbo non voluto. La chiesa ha il suo peso in questa scelta, mi sembra superfluo denotarlo e mi ha lasciata allibita mia nonna (81 anni), che oggi mentre sentiva la notizia alla radio del boicottaggio della RU486, ha affermato che i preti vogliono più bimbi emarginati per poterli usare per i loro scopi sessuali. Io l'avevo pensato, ma non avevo il coraggio di dirlo, visto che di norma sono la eversiva del gruppo, ma sentirlo dire da una donna che fino a qualche anno fa andava in chiesa regolarmente, mi ha veramente lasciato di stucco! Già in internet la notizia dilaga e i gruppi su facebook nascono come funghi, voglio proprio vedere dove arriviamo! La questione per me è sempre la stessa: perchè non lasciare la libertà alle persone? Capisco la difesa della vita, ma se volete difendere la vita, fatelo voi, perchè dovete obbligare anche chi non ha questo "valore" a rispettarlo? Ricorderei poi a questi paladini della vita che allora dovrebbero figliare ogni volta che fanno sesso e non sprecare il loro seme, ma credo che in quel caso la regola cambi e diventi lecita anche la masturbazione.