giovedì 4 marzo 2010

20 giorni o poco più


Oh, ma quanto tempo è che non scrivo sul mio blogghino... ah, tanto... in effetti non è che non ho niente da dire, di cose ne avrei tante, ma mi sento ingessata nel mio ruolo politico. Sì, insomma le regionali tra 20 giorni e se dici mezza parola storta, azz.... hai fatto perdere voti! Poi secondo me c'è gente che fa perdere voti solo uscendo di casa, ma ne parliamo dopo le elezioni, per ora, tranquilli, va tutto bene, siamo tutti d'accordo e ci stimiamo tutti ogni giorno di più. Sarà, ma io un paio di cose da dire le avrei e secondo me prima escono meglio è, ma io sono giovane della politica e me ne sto zittina, buonina e tranquillina, accettando i consigli di chi ha più esperienza di me. Mi chiedo solo una cosa, non è che passate le elezioni vomito insulti come la famosa scena dell'esorcista? Bah, chi vivrà vedrà!
L'unica cosa che vorrei dire è in difesa di un'amica e questa volta faccio nomi, perchè non mi va bene che una persona venga ingiustamente accusata di colpe che non ha: Chiara Bonfanti. Chiara è la seconda candidata alla regione Lombardia nella provincia di Lecco, ed è stata scelta dalla direzione provinciale del PD lecchese. Lei è stata scelta perchè è una persona in gamba in grado di portare voti al PD. Lei è stata scelta dopo aver valutato tutte le candidature pervenute dai circoli. Lei è stata scelta perchè ha esperienza nonostante sia una giovane donna. Lei è stata scelta anche perchè proveniente da una cultura politica differente dal consigliere uscente Carlo Spreafico. Lei non si è autonominata candidata, lei è la NOSTRA candidata. Questo per dire che dobbiamo dire basta con la menata del "vuole spaccare il partito", queste sono manfrine ridicole, il congresso signori è finito, ora siamo un partito unico, siamo il PD chi è dentro non vuole spaccare il partito, vuole fare politica e non subirla! Io mi sono stufata di sentire ex-ds , ex-margherita, ex-dc ed ex-pci, il PD è un partito che deve necessariamente abbracciare tutti i suoi sostenitori aldilà dei vecchi schieramenti e invece di prendere le differenze come difficoltà, dovremmo sfruttarle per poter raggiungere dei risultati a carattere politico degni di un partito con una storia pregressa come quella di coloro che sono entrati a far parte del PD. Noi non siamo il PDL che attende sempre che l'imperatore detti legge, noi dovremmo parlare di politica, discutere e raggiungere una mediazione per poter sintetizzare in termini politici il nostro pensiero. Io nel PD non ho MAI parlato di politica una volta, ho solo parlato di banchetti, iniziative, buste da consengare, firme da raccogliere, ma mai abbiamo parlato di politica. Ogni volta che in coordinamento di circolo si è rischiato di parlare di politica, i soliti codardi hanno mantenuto il tipico comportamento da conigli: "abbiamo cose più importanti". Ma sì parliamo di chi va a mettere i volantini nelle cassette della posta, quello sì che farà cambiare le sorti del voto, ma ops non dovevo parlare di politica, o forse sì?

Nessun commento:

Posta un commento