Alla fine ce l'hanno fatta, Berlusconi ha portato i sui devoti seguaci a Roma, ne aspettavano un paio di milioni, ne sono arrivati, per essere buoni e accettando i dati della questura, 150.000. Come sono arrivati lo si sa, o forse no? Sul web le notizie girano, sui media no, per cui non tutti sanno che oltre a quanto ho già scritto sugli autobus gratuiti, tra venerdì e sabato su un traghetto che andava da Olbia a Roma c'è stata una rapina: quella delle cuccette pagate da manifestanti che andavano a Roma per la manifestazione sull'acqua, che non hanno potuto usufruire delle cabine da loro prenotate e pagate di tasca loro, in quanto le stesse sono state loro confiscate per far dormire i poveri militanti PDL, ovviamente senza chiedere a quest'ultimi di pagare assolutamente nulla. Sul web gira un biglietto con la dichiarazione del capitano del traghetto che dice: "Non hanno usufruito della PROPRIA cabina in quanto assegnata al gruppo PDL". Evito commenti di sorta.
La manifestazione è stata direi ridicola, mancava poco che dopo il karaoke, partisse il trenino. Le interviste ai manifestanti hanno dimostrato che non avevano ben capito cosa fossero lì a fare e il comizio dello psico-nano una cosa a dir poco vomitevole. Tralasciamo l'intervento di Bossi che povero, ormai fa pena, tra che non si capisce molto bene quello che dice, ma dopo un ictus sfido chiunque a parlare comprensibilmente, ma per due volte ha tirato fuori la storia di Berlusconi in Europa che chiede cosa siano le famiglie trasversali. Poteva tirare fuori qualche altra storiella di Berlusconi in Europa, tanto tutti sappiamo che più di figure di palta e barzellettine non è che vada molto più in là! Poi le promesse, i giuramenti, l'ennesimo libretto in arrivo nelle case degli italiani, insomma sempre la solita Berlusconata. Tra le promesse vorrei ricordare la più faraoinica: battere il cancro, eh già, daremo a ogni medico un kit con le foto di Berlusconi, Bondi, Schifani, Tremonti e Brunetta che abbracciati fanno "booh", sì sì lo eliminiamo il cancro, ah come se ne scappa pure lui!
Eppure si erano tanto impegnati perchè fosse un successo, tra viaggi gratis, promesse di pagamento tramite le agenzie interinali ai disoccupati che fossero andati a Roma (purchè indossassero la maglietta "meno male che Silvio c'è) e lettere che con estrema delicatezza cercavano di risvegliare i sensi di colpa dei terremotati d'Abruzzo... com'è possibile che c'erano solo 150.000 persone? Una delle cose più divertenti è stato vedere la bandiera d'Italia lunga 500 e più metri, che probabilmente nei sogni del Berluska doveva essere sostenuta da migliaia e migliaia di persone inneggianti, che giaceva in mezzo alla via ricordando solo agli elicotteri che quello era suolo italiano. Il palco era ben più gremito della piazza insomma e scendendo dal palco, narra la leggenda, che anche lui abbia avuto un dubbio e abbia chiesto: "Ma allora quanti sono?". Pochi Silvio, pochi!
Finisce il tutto, passa la domenica e ci si rende conto che si deve far qualcosa, il gioco è stato di poco conto, bisogna trovare qualcuno che risvegli gli animi... animi? Bagnascooooo...... facciamo uno scambio di favori? E alla fine il nano, esperto in materia, esprime la sua solidarietà al papa per lo scandalo pedofilia e il cardinale invita a votare i moderati in quanto contrari all'aborto e in favore della vita. Tralasciamo il fatto che il signor premier ha fatto abortire la moglie, quando era già fuori dai limiti di tempo dettati dalla legge, dato che avevano trovato una malformazione nel bimbo, probabilmente aveva preso tutto da papà! Insomma le solite menate, ci manca solo che ricomincino con il motto anni 50/60: "Ricordati che nella cabina elettorale Stalin non ti vede, ma dio sì!" e siamo a posto, ma tanto gli italiani si bevono di tutto, per ora!
La manifestazione è stata direi ridicola, mancava poco che dopo il karaoke, partisse il trenino. Le interviste ai manifestanti hanno dimostrato che non avevano ben capito cosa fossero lì a fare e il comizio dello psico-nano una cosa a dir poco vomitevole. Tralasciamo l'intervento di Bossi che povero, ormai fa pena, tra che non si capisce molto bene quello che dice, ma dopo un ictus sfido chiunque a parlare comprensibilmente, ma per due volte ha tirato fuori la storia di Berlusconi in Europa che chiede cosa siano le famiglie trasversali. Poteva tirare fuori qualche altra storiella di Berlusconi in Europa, tanto tutti sappiamo che più di figure di palta e barzellettine non è che vada molto più in là! Poi le promesse, i giuramenti, l'ennesimo libretto in arrivo nelle case degli italiani, insomma sempre la solita Berlusconata. Tra le promesse vorrei ricordare la più faraoinica: battere il cancro, eh già, daremo a ogni medico un kit con le foto di Berlusconi, Bondi, Schifani, Tremonti e Brunetta che abbracciati fanno "booh", sì sì lo eliminiamo il cancro, ah come se ne scappa pure lui!
Eppure si erano tanto impegnati perchè fosse un successo, tra viaggi gratis, promesse di pagamento tramite le agenzie interinali ai disoccupati che fossero andati a Roma (purchè indossassero la maglietta "meno male che Silvio c'è) e lettere che con estrema delicatezza cercavano di risvegliare i sensi di colpa dei terremotati d'Abruzzo... com'è possibile che c'erano solo 150.000 persone? Una delle cose più divertenti è stato vedere la bandiera d'Italia lunga 500 e più metri, che probabilmente nei sogni del Berluska doveva essere sostenuta da migliaia e migliaia di persone inneggianti, che giaceva in mezzo alla via ricordando solo agli elicotteri che quello era suolo italiano. Il palco era ben più gremito della piazza insomma e scendendo dal palco, narra la leggenda, che anche lui abbia avuto un dubbio e abbia chiesto: "Ma allora quanti sono?". Pochi Silvio, pochi!
Finisce il tutto, passa la domenica e ci si rende conto che si deve far qualcosa, il gioco è stato di poco conto, bisogna trovare qualcuno che risvegli gli animi... animi? Bagnascooooo...... facciamo uno scambio di favori? E alla fine il nano, esperto in materia, esprime la sua solidarietà al papa per lo scandalo pedofilia e il cardinale invita a votare i moderati in quanto contrari all'aborto e in favore della vita. Tralasciamo il fatto che il signor premier ha fatto abortire la moglie, quando era già fuori dai limiti di tempo dettati dalla legge, dato che avevano trovato una malformazione nel bimbo, probabilmente aveva preso tutto da papà! Insomma le solite menate, ci manca solo che ricomincino con il motto anni 50/60: "Ricordati che nella cabina elettorale Stalin non ti vede, ma dio sì!" e siamo a posto, ma tanto gli italiani si bevono di tutto, per ora!