
Non sono una persona che si commuove facilmente vedendo drammi umani, di norma piango come una fontana se vedo animali feriti o morenti, ricordo che la prima volta che ho pianto a dirotto per un film è stato alla fine di "Zanna gialla", dove il cane deve venire soppresso perchè ha contratto la rabbia. In questi giorni però vedendo il dramma di Haiti ho pianto pensando che oltre al danno di essere il paese più povero del continente Americano, se non del mondo intero, c'è stata la beffa di un terremoto, ma è una beffa o semplicemente una strage annunciata? Domanda retorica, ovvio, l'ONU aveva già denunciato da anni il problema di una capitale posta su una zattera schiacciata da tre enormi placche, ma come spesso accade il grido è stato inascoltato e adesso piangiamo per un paio di milioni di persone che hanno perso tutto.
Gli scienziati ci parlano di Pangea e Pantalassa: quando nacque la Terra era composta da un grande continente e un unico mare, continentone che poi si è diviso e in un "paio di anni" è arrivato ad essere quello che conosciamo ora. Ancora adesso i continenti, le placche in termini tecnici, si muovono più o meno velocemente, provocando tutti i fenomeni che tanto temiamo: terremoti, maremoti, vulcani, tsunami, geiser... crediamo forse che la comparsa dell'uomo sulla Terra abbia comportato uno smorzamento di questi fenomeni? Se lo pensassimo saremmo lievemente arroganti!
Ma allora pensiamo un attimo a tutti i campanelli di allarme che spesso suonano, ma spegniamo come l'allarme del freezer se tenuto troppo aperto...
Cominciamo da casa nostra: il Vesuvio ad esempio, possibile che dobbiamo aspettare che sia lì lì per esplodere per mandare via la gente che vive in case, oltretutto abusive? Ricordiamoci che il Vesuvio è un vulcano molto più violento dell'Etna, dato che uno erutta lava basica e l'altro acida per cui uno fa colate di lava più o meno lente, l'altro (il Vesuvio) esplode violentemente con la tipica nube piroclastica, che puoi correre quanto vuoi, ma se ti raggiunge ti polverizza istantaneamente; credo che la storia di Pompei ed Ercolano sia nota a tutti. Il Vesuvio è ritenuto il vulcano "più temuto d'Europa" e noi lasciamo che la gente viva sulle sue pareti, nella speranza che ci sia abbastanza tempo per evacuarle tutte nel momento in cui si risveglierà.
Un altro celebre caso di "speriamo di cavarcela" è San Francisco dove da decenni si attende il cosiddetto "big one" cioè il terremoto che dovrebbe definitivamente staccare la città dal continente americano, la metropoli è infatti costruita sulla faglia di Sant'Andrea, faglia che attraversa tutta la California. Ovvio che la ricchezza degli americani fa sì che gli edifici siano antisismici e la sicurezza sia molto maggiore di quella della povera Haiti, ma se effettivamente succede l'irreparabile voglio vedere che accade! In quarta superiore in classe con me c'era una ragazza di San Francisco, un giorno mentre eravamo in classe abbiamo avvertito una lieve scossa di terremoto, lei in automatico si è fiondata sotto il banco e ha cominciato a piangere disperatamente, proprio perchè terrorizzata dalla possibilità di crolli.
Io mi chiedo perchè nell'era moderna non facciamo nulla per evitare drammi come quello di Haiti. Capisco che abbiamo costruito città in luoghi che quando sono state fondate sembravano meravigliosi e caratteristici, ma adesso che sappiamo come funziona la nostra amata Terra perchè non interveniamo, anche andando contro il volere della gente che ci vive? Capisco che per un governo possa essere difficile intervenire contro il volere delle persone, ma sempre per il concetto che prevenire è meglio che curare facciamo qualcosa prima che Gaia continui a vivere e noi a morire, oltretutto per nostra negligenza. Noi umani ci crediamo più forti di tutto quello che ci circonda, solo per l'abilità che abbiamo avuto di creare suppellettili e di modificare parte del territorio a nostro piacimento, crediamo di aver sottomesso la natura al nostro volere, mentre dobbiamo renderci conto che la Terra, se è come è adesso è perchè è viva sotto ai nostri piedi: si muove, respira e noi umani non possiamo fare altro che accettare un forza che è molto più forte della nostra, quindi se vogliamo sopravvivere dobbiamo capire che la natura va assecondata, perchè mai fermeremo i continenti dalla loro deriva, mai spegneremo un vulcano, forse possiamo riscaldarla e avvelenarla con l'inquinamento, possiamo imbragare lati di una montagna perchè non franino, ma non possiamo ucciderla e fermare definitivamente il corso della natura, anche perchè significherebbe la fine della vita stessa!
Gli scienziati ci parlano di Pangea e Pantalassa: quando nacque la Terra era composta da un grande continente e un unico mare, continentone che poi si è diviso e in un "paio di anni" è arrivato ad essere quello che conosciamo ora. Ancora adesso i continenti, le placche in termini tecnici, si muovono più o meno velocemente, provocando tutti i fenomeni che tanto temiamo: terremoti, maremoti, vulcani, tsunami, geiser... crediamo forse che la comparsa dell'uomo sulla Terra abbia comportato uno smorzamento di questi fenomeni? Se lo pensassimo saremmo lievemente arroganti!
Ma allora pensiamo un attimo a tutti i campanelli di allarme che spesso suonano, ma spegniamo come l'allarme del freezer se tenuto troppo aperto...
Cominciamo da casa nostra: il Vesuvio ad esempio, possibile che dobbiamo aspettare che sia lì lì per esplodere per mandare via la gente che vive in case, oltretutto abusive? Ricordiamoci che il Vesuvio è un vulcano molto più violento dell'Etna, dato che uno erutta lava basica e l'altro acida per cui uno fa colate di lava più o meno lente, l'altro (il Vesuvio) esplode violentemente con la tipica nube piroclastica, che puoi correre quanto vuoi, ma se ti raggiunge ti polverizza istantaneamente; credo che la storia di Pompei ed Ercolano sia nota a tutti. Il Vesuvio è ritenuto il vulcano "più temuto d'Europa" e noi lasciamo che la gente viva sulle sue pareti, nella speranza che ci sia abbastanza tempo per evacuarle tutte nel momento in cui si risveglierà.
Un altro celebre caso di "speriamo di cavarcela" è San Francisco dove da decenni si attende il cosiddetto "big one" cioè il terremoto che dovrebbe definitivamente staccare la città dal continente americano, la metropoli è infatti costruita sulla faglia di Sant'Andrea, faglia che attraversa tutta la California. Ovvio che la ricchezza degli americani fa sì che gli edifici siano antisismici e la sicurezza sia molto maggiore di quella della povera Haiti, ma se effettivamente succede l'irreparabile voglio vedere che accade! In quarta superiore in classe con me c'era una ragazza di San Francisco, un giorno mentre eravamo in classe abbiamo avvertito una lieve scossa di terremoto, lei in automatico si è fiondata sotto il banco e ha cominciato a piangere disperatamente, proprio perchè terrorizzata dalla possibilità di crolli.
Io mi chiedo perchè nell'era moderna non facciamo nulla per evitare drammi come quello di Haiti. Capisco che abbiamo costruito città in luoghi che quando sono state fondate sembravano meravigliosi e caratteristici, ma adesso che sappiamo come funziona la nostra amata Terra perchè non interveniamo, anche andando contro il volere della gente che ci vive? Capisco che per un governo possa essere difficile intervenire contro il volere delle persone, ma sempre per il concetto che prevenire è meglio che curare facciamo qualcosa prima che Gaia continui a vivere e noi a morire, oltretutto per nostra negligenza. Noi umani ci crediamo più forti di tutto quello che ci circonda, solo per l'abilità che abbiamo avuto di creare suppellettili e di modificare parte del territorio a nostro piacimento, crediamo di aver sottomesso la natura al nostro volere, mentre dobbiamo renderci conto che la Terra, se è come è adesso è perchè è viva sotto ai nostri piedi: si muove, respira e noi umani non possiamo fare altro che accettare un forza che è molto più forte della nostra, quindi se vogliamo sopravvivere dobbiamo capire che la natura va assecondata, perchè mai fermeremo i continenti dalla loro deriva, mai spegneremo un vulcano, forse possiamo riscaldarla e avvelenarla con l'inquinamento, possiamo imbragare lati di una montagna perchè non franino, ma non possiamo ucciderla e fermare definitivamente il corso della natura, anche perchè significherebbe la fine della vita stessa!
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