venerdì 6 novembre 2009

Il crocifisso della discordia



In questi giorni è scoppiata la polemica relativamente al crocifisso nelle scuole italiane. Quello che mi infastidisce non è la difesa di un simbolo cattolico, ma il come lo si sta difendendo.

Su facebook sono nati vari gruppi in difesa del crocifisso e molti, purtroppo, vedono questa richiesta come una forma di violenza da parte degli stranieri in Italia. Si chiede agli stranieri di tornarsene a casa propria, ma io che sono dichiaratamente agnostica e italiana di nascita, dove me ne devo andare? Non ci sono stati agnostici al momento esistenti al Mondo, che faccio? Ormai qualsiasi cosa si dica o faccia sul campo religione ce la si prende con gli straneri, senza consierare che la maggior parte dei neri africani sono più cattolici di noi e senza considerare che Gesù Cristo è riconosciuto come profeta anche dai musulmani; al posto di crescere sfruttando l'integrazione stiamo degenerando incredibilmente nell'ignoranza e nell'odio razziale. Ricordiamoci inoltre che la richiesta di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche è stata fatta da degli italiani! Nessuno vuole minare le nostre tradizioni, nessuno vuole mettere in secondo piano la religione cattolica, ma vanno riconosciute anche le altre religioni al pari di quella vaticana. Io sono "uscita" dalla religione cattolica perchè dietro a principi di vitale importanza, c'è una ipocrisia incredibile: si parla di amore verso il prossimo e di aiutare chi è in difficoltà, ma poi si rispettano solo coloro i quali sono stati battezzati e la domenica vanno a messa.

Nella scuola italiana si festeggiano principalmente feste cattoliche: il santo patrono, il Natale, la Pasqua, senza considerare che anche le altre religioni hanno feste da rispettare, non mi sembra che nessuno chieda questo, anche se sarebbe corretto considerare anche queste feste...

Ieri ho visto un cartone animato con la mia bimba: "Manny tuttofare, una festa davvero speciale" http://www.youtube.com/watch?v=sDG2jetyKmE e mi ha fatto molto piacere che pur parlando principalmente del Natale, dimostra come anche le altre religioni hanno feste simili in cui si sta insieme per amore e non solo per convenzione, cosa invece presente nel Natale, che di cattolico ormai ha ben poco, ci si preoccupa solo di fare regali e i buonisti, gente che non ti guarda nemmeno in faccia, a Natale ti tratta come se fossi il miglior amico mai avuto! Parenti che se potessero ti taglierebbero la gola, a Natale ti propongono cene fiume dove l'ipocrisia la fa da padrone.


Ricordiamoci due cose: uno, se fossimo rimasti fissi su alcune tradizioni saremmo ancora al medioevo; due, non possiamo arrogarci del diritto di essere superiori a qualcun'altro.


Quello che mi fa più pena è il non voler guardare oltre il proprio naso: la maggior parte delle persone con cui ho parlato di interculturalità si rifiuta di conoscere altre culture, gli stranieri fanno schifo a priori, molti non conoscono nemmeno uno straniero e si rifiutano di entrarci in contatto, ma non mi sembra che questo sia l'insegnamento cattolico e non mi sembra che questo comportamento di chiusura dia il diritto di giudicare alcuno, dato che se ascoltiamo solo i giudizi di chi si fa portatore di idee piene solo di odio come i leghisti, beh dove vogliamo andare? Vogliamo uccidere tutti quelli che sono nati fuori dai confini padani? Chiudiamo i confini della Padania stile Germania Est? Ma sì, facciamo un muro a livello del Po e sulle alpi, così sì che saremo ricchi, felici e di pura razza ariana!


Insomma, cerchiamo di aprire la mente, di vedere le cose dall'esterno, di ricordarci da dove veniamo e la nostra storia e poi cerchiamo di capire che TUTTI abbiamo diritto di stare bene, non solo i cattolici, TUTTI!!!

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