sabato 17 ottobre 2009

Non di solo pane vive l'uomo


Alla fine di tutto non ho spiegato il perchè non c'è più tempo da aspettare!

Io credo che ogni essere umano sappia che la propria vita non è caratterizzata dall'ammontare del conto in banca, ma da tanti fattori che determinano la nostra felicità.

Nessuno vive solo per lavorare, ognuno di noi ha degli interessi, delle passioni o delle preoccuazioni che influiscono con la vita di ogni giorno.

Credo tutti possano convenire che una delle sensazioni più coinvolgenti sia l'amore... quando ci si innamora ci si sente leggeri, spensierati, vogliosi di gridare a tutto il mondo quanto stiamo bene in quel momento, ma pensiamo un attimo... e se questo amore fosse sbagliato? Come ci sentiremmo? Credo sia capitato a tutti di innamorarsi di una persona che non poteva per qualche motivo condividere il sentimento più bello possibile... come vi siete sentiti? Io personalmente come se mi avessero messo un peso sulle spalle, fatto ingoiare un kilo di gelatina e indossare scarpe con le suole di colla! Pensate se al posto di essere la persona sbagliata, fosse il sentimento sbagliato di per se stesso... non credete che questa sensazione potrebbe divenire insostenibile? Pensate se il solo far capire il proprio amore potesse significare scherno pubblico, insulti o addirittura violenza fisica. Credo sia una delle cose più tremende che possa capitare a una persona! E allora perchè non fare in modo che l'esternazione di un proprio status mentale possa divenire possibile anche ai gay?

Parlo dei gay perchè non si tratta di fare una scelta tra l'esserlo o meno, lo si è e basta! Parlo dei gay per concludere la trilogia in proposito!

Parlo dei gay perchè qualcuno mi ha risposto che anche le donne hanno subito per secoli, ma le donne non subiscono in quanto tali, i gay sì!

venerdì 16 ottobre 2009

Ancora sui diritti civili e l'integralismo


Manco a farlo apposta dopo il mio ultimo post è scoppiata la polemica relativamente ai gay!


Mi è capitato di discutere con colleghi di partito in proposito e la risposta più comune, datami da persone che concordano con la Binetti è: "Abbiamo cose più importanti in Italia a cui pensare!" La stessa risposta mi è stata data qualche tempo fa all'interno del mio circolo di appartenza (Pd) nel momento in cui abbiamo cercato di discutere sul testamento biologico. Dico cercato di discutere perchè gli integralisti hanno bloccato la discussione, non ne hanno voluto nemmeno parlare!


La reazione è sempre la stessa: arroccamento sulle proprie posizioni, insulto gratuito relativamente all'inferiorità culturale del non credente e fine. Io mi dichiaro apertamente agnostica e questo ha dato il diritto agli stessi di dire che io non posso parlare di etica e moralità, dato che non abbraccio l'ideologia cattolica.

Beh io mi sono stufata! In Italia, è vero, in questo momento c'è un grosso problema: quello economico, ma non c'è SOLO quel problema. Se dovessimo parlare solo di economia non dovremmo preoccuparci della influenza suina, dei trasposti fatiscenti, dei diritti civili! Questa scusa ha rotto, questa scusa denota solo ed esclusivamente un grandissimo egoismo! Non è possibile occuparsi sempre e soltanto dei propri interessi, bisogna pensare anche agli altri! Dopotutto i primi a pensarla così dovrebbero essere proprio i cattolici, visto che Gesù Cristo ha predicato tanto amore verso TUTTI, non solo verso i suoi seguaci, ma purtroppo se ne ricordano solo la domenica seduti sulle panche della propria chiesa, poi una volta fuori sono pronti a sparare contro tutti quelli che non la pensano come loro.
Io credo che i diritti e i doveri siano per tutti, non solo per chi è cattolico o comunista o pidiellino o che e, come dicevo nel precedente post, la libertà va garantita a TUTTI!!!!

Cari Binettiani nel momento in cui si parla di diritti dei gay non vi si dice che dovete diventarlo. Nel momento in cui si approva la legge sul testamente biologico, non è che poi siete costretti a staccare la spina, solo se volete potete farlo; se volete state attaccati a una macchina cuore-polmoni, anche per 100anni, chi ve lo vieta? Ma lasciate la libertà a chi non la pensa come voi di agire secondo la propria coscienza, perchè anche chi accetta l'eutanasia ha una coscienza, anche chi abortisce, anche i gay. Probabilmente non ha gli stessi vostri valori, ma non per questo sono da considerare inferiori a voi o privi di anima! Magari quella che voi chiamate coscienza noi la chiamiamo in un altro modo. Magari non crediamo nel paradiso e non viviamo in funzione di arrivarci, ma evidentemente siamo più sensibili e rispettiamo gli altri non per paura di andare all'inferno, ma perchè crediamo che gli altri esseri umani abbiano la stessa nostra dignità! Tralasciamo poi il fatto che la globalizzazione sta portando anche in Italia (deo gratias) molte altre culture e religioni, per cui cominciamo a pensare che prima o poi dovremo pensare anche alla loro ideologia.

E poi se è vero che esiste un dio omniscente, omnipresente... beh probabilmente manderà voi all'inferno visto che non sapete nemmeno cosa voglia dire la parola AMORE!

martedì 13 ottobre 2009

Liberi di vivere


Non sono una persona che crede in fantasie strane, in particolare di oroscopi, maghi e via dicendo non mi fido per niente. Una sola cosa che posso condividere con i segni zodiacali è l'eventuale impronta che lasciano sul carattere delle persone. Non so quanto questo sia dovuto all'influenza della credenza sulla persona, ma mi è capitato di leggere il mio oroscopo cinese e mi ci sono molto ritrovata, nonostante l'impossibilità di un'influenza culturale. Io sono un'acquario per l'oroscopo occidentale e una tigre in quello cinese. Entrami questi segni hanno una forte caratteristica in comune: la necessità di libertà!


E' vero, io sento fortemente questa necessità, molti potranno obiettare a questo punto:"eh grazie...e chi vorrebbe stare in gabbia?" Nessuno, ma io non parlo di questa libertà, parlo di quella vera!


La libertà per me non è solo la possibilità di uscire di casa quando voglio, per me è la possibilità di dire e fare quello che voglio senza costrizioni dovute a ideologie fossili. Chiaro la mia libertà non può intralciare con la libertà di altri, il rispetto deve essere un valore chiaro in mente, altrimenti non è più libertà, è arroganza e violenza.


Io credo che lo stato debba dare a ogni cittadino la possibilità di gestire la propria vita come meglio crede. La legge sul divorzio, quella sull'aborto, quella sul fine vita devono dare la possibilità a una persona di scegliere cosa è meglio per lei. Non si può limitare la libertà di un altro con la scusa del "far del bene", bisogna capire che quello che per noi è bene per un altro non lo è! Non siamo tutti uguali per fortuna e dobbiamo capire che queste diversità non sono altro che una fortuna per il genere umano, se fossimo stati tutti uguali saremmo ancora all'età della pietra! Le limitazioni secondo me sono dovute alla paura di affrontare problemi "incomprensibili": la morte, l'omosessualità, una cultura differente e distante...


Un esempio di tutto ciò è l'omosessualità: gli omosessuali ultimamente stanno subendo attacchi ferocissimi, ma perchè accade questo?


In primo luogo secondo me c'è l'impossibilità di comprendere da parte di un eterosessuale l'amore per un individuo dello stesso sesso, e vabbè, fosse questo il problema..... ma secondo me il nodo della situazione è il fatto che nessun potere forte difende il diritto all'omosessualità, anzi il potere forte in Italia, e ahimè torniamo sempre al solito punto, la chiesa li attacca! La chiesa dà loro la colpa per ogni male! Non per niente i preti pedofili secondo il vaticano sono gay. La tv ovviamente fa la sua parte, denigrando quasi esclusivamente i gay se non in rari casi. Dopotutto è più semplice rifiutare una cosa piuttosto che cercare di capirla e accettarla. La dimostrazione di questo sono un paio di persone che conosco: sono omofobici per paura di accettare la propria omosessualità, spero che riescano a capirlo presto perchè secondo me starebbero anche bene insieme!!!!
Quindi prima di prendere decisioni per altri pensiamo se il nostro punto di vista è l'unico possibile o se generalizzando un nostro sentire non stiamo in verità limitando la libertà di qualcun altro che magari la vede diversamente da noi!

domenica 11 ottobre 2009

Salto indietro


L'ulima settimana è passata, e non me ne sono accorta!



Sono successe tante cose e di tante cose vorrei parlare, ma tra le tante c'è una questione che emerge più forte delle altre, non perchè la più importante, ma perchè ho visto coinvolte più persone: le donne!



La politica di centro destra considera la donna in politica come sola presenza fisica che possa allieare la vista dei grandi palchi allestiti ad hoc per i grandi capi. La politica di centro sinistra cerca di proporre leggi che portino la parità dei sessi in politica dal punto di vista numerico.



Quello che mi ha maggiormente colpito dello scontro tra il presidente del consiglio e l'onorevole Bindi non è l'arroganza di un uomo che ultimamente sta dimostrado tutta la sua follia, ma di chi nonostante tutto continua a dargli ragione, giustificando il premier in tutte le sue gaffes. Senza capire che la serie infinita di figure di palta non ci fa fare una bella figura a livello internazionale, dato che i media esteri hanno la libertà di informare i propri lettori.



Ma tornando alla questione femminile... partiamo da un ragionamento semplice semplice: nelle case italiane la televisione viene guardata nella quasi totalità delle famiglie. Le trasmissioni nella fascia di maggior ascolto danno una immagine della donna che è perfettamente identica a quella voluta dal premier in politica, che è quella che vogliono le televisioni, che viene normalmente indicata come esempio di successo in campo femminile! E le ragazzine ci credono!!! Io non ricordo nessuna compagna di classe che avesse come sogno nel cassetto il divenire velina per sposare un calciatore. Io credo che le nuove generazioni non abbiano alcun problema, se non quello di avere il cervello fuso da una cultura dettata appositamente per addormentare le menti degli ascoltatori, che è un po' quello che facevano in preparazione del fascismo bruciando i libri e invitando a lavorare e far figli!


Quello che fa schifo di tutta questa faccenda non è l'offessa sessista, è il contesto in cui è stata fatta! Se un uomo qualunque fa un commento a sfondo sessuale è fastidioso, ma non è importante, la maleducazione è uno standard, ma che lo faccia un premier nei confronti di una collega è vergognoso! (A parte che detto da lui sembra l'urletto della comare zitella!) Senza rendersi però conto che questo quaquereggiare entra necessariamente nel tessuto culturale italiano e si torna al becero maschilismo pre-guerra; oltretutto accettato anche dalle donne che pensano solo a come apparirebbero se le chiamassero alla trasmissione della domenica!


Alcuni telegiornali sono poi incredibilmente allineati e al posto di dare le notizie di cronaca danno quelle di gossip, altri ti dicono esattamente come la devi pensare per essere uno della parte giusta!


Io non me la sento di dare a mia figlia come esempio da seguire una qualunque delle donne che appaiono in tv in trasmissioni di intrattenimento, ma per fortuna mia figlia non guarda la tv!

sabato 3 ottobre 2009

Sesso e religioni: la castità non è regola!


Uno pensa, ragiona, crede di far correlazioni interessantissime... cerca in internet... e già qualcuno le ha fatte! Ma uff......

Oggi, sabato, giornata tranquilla, la piccoletta in giro con papà, io a casa a curiosare in internet!

Improvvisamente il "lampo di genio": ma... ma... solo nella religione cattolica il sesso viene considerato tabù! Penso alle religioni che conosco e in effetti le altre non lo vietano, anzi lo elogiano come fonte estrema di estasi! Valli a chiamare stupidi... e allora cerco in internet per vedere se trovo qualcosa a riguardo, giusto per avvalorare la tesi e trovo


Uno scritto del 1957... uno scritto del 1957 che "denuncia" quanto spiegavo prima!

Porca miseria mi hanno fregato 52 anni fa!

In partcolare vorrei evidenziare tre passaggi:

"Nei riguardi del sesso si è rimasti in una posizione ibrida e paralizzante il pregiudizio moralistico nei riguardi della sessualità, anzi una specie di "odio teologico" per essa. La stretta relazione fra sessualità e peccato è una caratteristica mai perduta nella religione venuta a predominare in occidente, la quale la mette in contrasto con altre religioni creazionistiche dianzi ricordate (l'ebraismo, l'antica religione persiana, l'islam, il brahamanesimo. NDR) In effetti, come accennammo, queste intesero sacralizzare la sessualità, non a reprimerla o a bollarla a fuoco"

E ancora:

"L'islam contempla invocazioni divine durante l'atto sessuale, l'antico Iran giunse a promettere grazie divine a chi desse il massimo ardore nell'amplesso, note formule indù nell'unione dei sessi fanno intervenire simboli cosmici e sacri e via dicendo. E ciò a tacere di correnti come il dionisismo, che all'estasi del sesso riconobbero possibilità mistiche. Si sa che lo stesso Platone mise il trasporto eros vicino a specie varie di entusiasmo divino, profetico e iniziatico"

Notare bene che è solo un sunto delle religioni maggiori e non è un'interpretazione di un folle comunista, ma di un nazionalsocialista in tempo di guerra: Julius Evola, che termina il suo scritto con le seguenti parole:

"La consegna di tutto ciò è stato, nel mondo cristiano, un inselvatichimento per repressione di tutto quanto è proprio al sesso, con molta ipocrisia, finchè lo sbarramento è saltato. Così oggi si assiste ad una specie di scatenamento di tutto ciò che si lega a sesso e a donna, nel senso più primitivistico, pandemico e pericoloso. Per questo, delle revisioni dei rapporti fra spiritualità e sesso si impongono"

Visti i tempi che corrono un finale simile mi sembra assolutamente consono anche per il 2009!

giovedì 1 ottobre 2009

Un'ora sola!


Mia figlia non è battezzata e non lo sarà a meno che sia lei a deciderlo.

Quando l'ho iscritta alla scuola materna mi hanno dato in mano un modulo da compilare contente anche la richiesta di partecipare o meno alla lezione di religione. A parte il fatto che non capisco perchè un bambino di tre anni debba imparare le preghierine e non la matematica o una seconda lingua... abbiamo il vaticano in casa... dobbiamo accettare.... Ma la cosa che mi ha stupito maggiormente è stata che allegato c'era un foglio dove poter flaggare cosa far fare al proprio figlio nel caso in cui non facesse religione e una delle opzioni era: "uscita da scuola senza l'accompagnamento di un insegnante"... no scusa... a tre anni dove lo mandi, per strada da solo? Mettetegli anche un bersaglio attorno in modo che gli automobilisti capiscano che è un senzaddio!

La contestazione che mi sono sentita più volte dire è che non facendo religione come tutti gli altri verrebbe emarginato, lo dimostra il fatto che convincono anche gli extracomunitari a farli partecipare. In effetti non avevo grandi risposte in tema, fino a oggi quando una mia amica mi ha detto che durante l'ora di religione hanno chiesto a suo figlio di scrivere un componimento su come fosse stato il matrimonio dei loro genitori... Bene.... io NON sono sposata, ma vivo felicemente con il mio compagno e nostra figlia... quando dovesse succedere a mia figlia di tornare a scuola senza nulla sul tema? Non è che mia figlia verrebbe comunque emarginata, oltretutto giustificatamente dato che non credo una cattolicissima insegnante di religione possa essere contenta di una bambina figlia di gentaglia che vive nel peccato, visto anche il normale "rispetto" delle diversità dei cari cattolici!

Ovviamente io toglierei l'ora di religione dalla scuola statale, ma se proprio dobbiamo tenercela almeno rispettate chi crede in qualcos'altro che non sia il cattolicesimo!

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Oggi ho voglia di parlare di intelligenza.




Con l'avvento di feisbuk sto ritrovando amici che non sentivo da decenni e tra questi una in particolare mi ha fatto pensare per l'ennesima volta a quanto è sbagliata l'idea che ci hanno inculcato di intelligenza!


Questa mia amica è stata dichiarata "idiota" dagli insegnanti delle elementari e delle medie, l'hanno talmente convinta di non arrivarci che lei è convinta di essere sotto la media come intelligenza, ma ne siamo sicuri?

Quella che noi "normalmente" consideriamo INTELLIGENZA non è nient'altro che UN tipo di intelligenza: quella logico-matematica, ma come dice Gardner non esiste solo questo tipo di intelligenza, ne esistono vari: la sua teoria ne enumera 7:
1. Intelligenza logico-matematica
2. Intelligenza linguistica
3. Intelligenza spaziale
4. Intelligenza musicale
5. Intelligenza cinestetica o procedurale
6. Intelligenza interpersonale
7. Intelligenza intrapersonale


L'esempio tipico di genialità è Einstein, ma lo sapete che trattava la moglie come una schiava? Quindi genio di logica, ma idiota nell'intelligenza interpersonale!

Gli insegnanti spero siano cambiati in 20anni, ma la prossima volta che vi invitano a testare il vostro QI ricordatevene perchè magari il vostro amico sa risolvere un integrale di secondo grado, ma non distingue un re maggiore da un re minore o non è in grado di disegnare una mela o non percepisce lo stato d'animo di chi gli sta di fronte! Osservate bene i vostri figli e cercate di capire che non dobbiamo essere tutti laureati in ingegneria, dobbiamo sfruttare le nostre potenzialità e magari diventare il nuovo Picasso o un grande psicologo! Non tutti i semi diventano rose!